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'Dopo aver siglato, in passato, accordi che erogavano la produttività con cadenza mensile e senza valutazione individuale, oggi, cadendo come “pere dall'albero”, tutti si dichiarano esterefatti dei rilievi esposti dagli ispettori del MEF all'Ausl di Modena, che li ha comunicati ai sidacati nell'incontro di venerdì dando copia del verbale MEF solo ai segretari dei sindacati della triade ed autonomi. Questi rilievi hanno imposto alla dirigenza dell'Azienda la sospensione degli accordi mensili relativi al premio di produttività, la sospensione delle PEO relative all'anno 2018 e, del saldo 2017 della produttività, rendendo inutile e carta straccia l'accordo sindacale siglato questa estate e tanto decantato sia dai sindacati confederali che dal direttore generale'.
L'attacco arriva dal Nursind Modena, il sindacato degli infermieri.
'In ottobre, pertanto, i lavoratori non vedranno in busta paga quanto acclarato nei volantini dei sindacati, e questo fino a quando la situazione non sarà sanata e resa regolare dalle contro deduzioni che l'Azienda dovrà fornire agli ispettori del MEF ed allo stesso Collegio dei Revisori, ma non è detto, riesca certamente a mantenere lo “status quo. Sarebbe bene che i lavoratori guardassero attentamente le prossime buste paga, non solo il totale ma, anche le voci che lo compongono perchè potrebbero trovare sorprese, in quanto, per tenerli calmi, potrebbero essere liquidati emolumenti comunque dovuti ad altro titolo - continua il Nursind -. Venerdì lo stesso direttore generale (nella foto) ha affermato che, rischiando di persona sia penalmente che patrimonialmente, non potrà elargire nessuna somma delle voci suindicate se prima non avrà il via libera sia dal MEF che da Collegio dei Revisori, dichiarando chiaramente che questo non potrà sicuramente avvenire nel mese di ottobre, e che, quanto dato prima dell'arrivo degli ispettori è cosa diversa da oggi, perchè, pur non riendtrando nelle norme, non era stato visto ed evidenziato dagli ispettori del MEF, quindi che ha avuto, ha avuto, chi doveva avere, dovrà aspettare, all'insegna della classica cultura italiana del scurdammece o passato”.
Redazione Pressa
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