Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Se da un lato sono in calo le domande per l'accesso ai corsi di laurea triennale per la professione infermieristica (professioni in gran numero in fuga dal sistema pubblico e di cui c'è carenza ormai strutturale), dall'altro aumentano le domande per accedere alla formazione specialistica post laurea triennale. Specializzazione che potrebbe dare opportunità anche in termini di progressioni di carriera e a ruoli di coordinamento all'interno dell'organizzazione della sanità pubblica. In questa direzione andrebbero le opportunità offerte dal percorso percorso formativo - universitario sviluppato in collaborazione con l’Azienda USL di Modena e gli Ordini delle professioni infermieristiche e tecniche.
Due anni oltre ai tre della cosiddetta laurea breve infermieristica per offrire una preparazione avanzata in ambito clinico, organizzativo e gestionale.
L’obiettivo del primo corso di laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche, aperto a 40 candidati già selezionati e presentato questa mattina presso la sede del rettorato Unimore, è formare laureati/e in grado di garantire continuità assistenziale tra ospedale e territorio e di gestire percorsi di cura complessi, prendendosi cura della persona, della famiglia e della comunità. In linea - ha specificato la direttrice generale Ausl Anna Maria Petrini - con quanto previsto dal Decreto Ministeriale 77 nel merito della riorganizzazione della sanità territoriale'
Il corso biennale e ad accesso programmato per un massimo di 40 studenti e studentesse, avrà sede per quest'anno e per gli anni a venire a Modena. Lo scorso venerdì si è tenuto l’esame di ammissione che ha visto la presentazione di 277 domande, nonostante il Corso sia di nuova istituzione.
Per 156 studenti questo è stato la prima scelta, segno dell’interesse suscitato dalla proposta formativa
.
Alla presentazione del corso sono intervenuti il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro, Anna Maria Petrini, Direttrice generale dell'AUSL di Modena, il presidente della Provincia Fabio Braglia e la Prof.ssa Annalisa Bargellini, Presidente del Corso di Laurea. (foto)
L’istituzione di questo nuovo corso nasce come esperienza pilota a livello nazionale, anche in risposta alle richieste delle Aziende Sanitarie del territorio e degli Ordini Professionali di riferimento, in linea con l'esigenza della Regione Emilia-Romagna di avviare un processo di sviluppo dell'assistenza territoriale in coerenza con gli obiettivi del PNRR, e si pone l'obiettivo di formare figure professionali altamente qualificate e versatili, in grado di rispondere alle sfide sempre più complesse del sistema sanitario territoriale.
Il corso porrà particolare attenzione allo sviluppo di competenze a sostegno di progetti di riorganizzazione e innovazione, sia tecnologica che informatica, dei sistemi sanitari. Particolare attenzione sarà inoltre dedicata alla formazione di professionisti in grado di gestire percorsi di cura complessi e di assumere le funzioni di case manager: profili professionali in grado di garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio e la presa in carico della persona, della famiglia e della comunità.
I laureati caratterizzati da competenze tecniche avanzate ma anche da una profonda comprensione delle dinamiche organizzative e gestionali del sistema sanitario e delle esigenze dei pazienti, saranno ben posizionati per entrare a far parte del nuovo assetto nel settore sanitario. Pertanto, essi saranno inseriti in percorsi di tirocinio presso le Aziende sanitarie e potranno poi trovare opportunità di lavoro presso varie realtà, proprio a partire dalle aziende sanitarie territoriali, a partire dal quelle pubbliche: negli ospedali e nei diversi presidi territoriali – dalle Case della Comunità agli Ospedali di Comunità e Hospice – e in tutti quei contesti dove l’infermiere di Comunità diventa una figura sempre più centrale per il paziente e i suoi familiari. Altri sbocchi potranno essere ambulatori, strutture sanitarie e di riabilitazione e studi privati e associati.
Il percorso formativo è stato sviluppato in stretta collaborazione con l’Azienda USL di Modena e l’Ordine delle Professionale Infermieristiche, sotto il coordinamento durante l’intera fase di progettazione della Prof.ssa Annalisa Bargellini, Associata di Igiene generale e applicata presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze.
“L'istituzione del nuovo Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche – commenta il Magnifico Rettore Unimore, Carlo Adolfo Porro - segna un passo significativo per la nostra Università e per il territorio. Questo percorso nasce dalla volontà di formare professionisti con competenze avanzate, in grado di affrontare le esigenze sempre più complesse del sistema sanitario e di garantire una presa in carico completa della persona, della famiglia e della comunità. La collaborazione tra Università, Aziende Sanitarie e Ordini Professionali è stata fondamentale per delineare un programma che valorizzi sia la formazione clinica che quella organizzativa. Con questo corso, ci impegniamo a offrire figure altamente qualificate, capaci di gestire la continuità assistenziale e di rispondere efficacemente alle sfide del settore. È un progetto ambizioso, che guarda al futuro del nostro sistema sanitario e che siamo certi porterà benefici tangibili sia ai futuri laureati magistrali sia alla collettività.”
“Sono molto contenta di vedere che la partecipazione ai test di ammissione – ha dichiarato la DG Ausl, Anna Maria Petrini - sia ben oltre le aspettative, segno che nei nostri infermieri e ostetriche c’è la volontà di indirizzare il proprio percorso formativo sui bisogni che il nostro territorio esprime ed esprimerà nel prossimo futuro. I nostri comuni e le strutture sanitarie di prossimità, distribuite su tutta la provincia, hanno grande bisogno di figure professionali che maturino uno sguardo competente sul territorio, le comunità e le esigenze di salute che i nostri cittadini esprimono. Per questo ci sarà un grande coinvolgimento dell’Azienda in tutto il percorso di studi, attraverso ore di insegnamento ma anche con la proposta di stage e momenti di approfondimento. Davvero in bocca al lupo a tutte le studentesse e gli studenti che inizieranno il Corso, e grazie a Unimore per la costante disponibilità in questo percorso”.
'Il corso nasce in stretta sinergia con le aziende locali e regionali, che ne hanno fatto esplicita richiesta, rafforzando ulteriormente la collaborazione tra l’Ateneo e il servizio sanitario territoriale – aggiunge la Prof.ssa Bargellini -. La rapida attivazione del corso, frutto di un attento e rigoroso processo di accreditamento condotto da ANVUR, sottolinea l’impegno di Unimore nel rispondere prontamente alle crescenti esigenze del territorio. Con questo nuovo percorso formativo, l’Ateneo raddoppia la sua capacità di soddisfare la richiesta di iscrizione in questo ambito, andando incontro alla forte domanda di accesso registrata negli ultimi anni. Le candidature al tradizionale Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, attivo da anni nella sede di Reggio Emilia, superavano infatti ampiamente i posti disponibili. Grazie al nuovo percorso formativo, Unimore contribuisce in modo significativo alla formazione di professionisti qualificati, in grado di rispondere alle sfide sempre più complesse dell’assistenza sanitaria territoriale”.