Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Le nostre comunicazioni formali di apertura di un confronto su diritti sindacali, contratti, organizzazione del lavoro e sicurezza sul lavoro sono rimaste senza risposta. Non e' nella nostra tradizione sindacale partecipare a tavoli di trattativa dove ci viene richiesto solo l'applauso'.
Lo segnala a Modena la Cgil rivolta a Italpizza, che si e' riunita ieri nella sede modenese di Confindustria con Cisl e Uil portando avanti il tavolo 'separato' sui nodi dello stabilimento, dai contratti agli appalti, annunciando un investimento industriale da 25 milioni di euro con ricadute occupazionali.
Posto che la notizia 'era gia' nota da tempo e comunicata alle organizzazioni sindacali fin dal novembre 2016', le categorie Flai, Filcams e Filt restano critiche e portano avanti uno sciopero, al secondo giorno consecutivo, che ha gia' inciso sul reparto confezionamento.
Mentre anche il sindacato di base Si Cobas sciopera e presidia ai cancelli, sulla scia dei picchetti degli ultimi mesi, emerge intanto che negli ultimi tempi, quelli segnati da un certo gelo tra la sigle della Camera del lavoro e il colosso della pizza surgelata, gli iscritti al sindacato confederale sono aumentati. Anzi, l'adesione alla Cgil e' raddoppiata in pochi giorni da 60 a 120 iscritti, segnalano dal sindacato, in uno stabilimento dove attualmente si conta un migliaio di addetti, di cui 100 dipendenti targati Italpizza e 900 delle cooperative in appalto Evologica e Cofamo.
Le categorie Cgil tornano poi sull'essenza dei verbali firmati da azienda e 'sindacati che ci stanno', non solo ieri a Confindustria. 'Vengono espresse con compiacimento- segnalano Flai, Filcams e Filt- sperticate lodi a vicenda, come nell'incontro del 19 marzo 2019 dove Cisl e Uil 'ribadiscono l'assoluta regolarita' e legalita' degli appalti in essere', nonche' 'l'assoluta congruita' del contratto nazionale di riferimento applicato ad oggi'.
E Italpizza risponde a tono ribadendo che 'l'unico interlocutore riconosciuto dal committente e dagli appaltatori e' il sindacato confederale'. Il teatrino e' continuato ieri pomeriggio', ricostruisce la Cgil. E tutto questo, conclude il sindacato, nonostante 'le recenti sanzioni dell'ispettorato del Lavoro (700.000 euro, una goccia nel milioni di euro di risparmio sul costo del lavoro permesso dall'appalto)' e 'mentre e' in corso uno sciopero di due giorni consecutivi (ieri e oggi) proclamato da Flai, Filt e Filcams che ha bloccato il reparto confezionamento'.
Nel frattempo, anche la lista civica Modena Volta Pagina era presente ai cancelli oggi, di nuovo presidiati dagli agenti muniti di lacrimogeni, in solidarieta' coi lavoratori. 'Anche i nostri rappresentanti sono stati coinvolti dalle cariche e dai lacrimogeni sparati dalla Polizia', segnala Mvp allegando immagini di una propria attivista, o meglio della sua giacca bruciacchiata. Aggiungono i manifestanti civici: 'La cosa piu' inquietante e' che i vigilantes della azienda hanno sequestrato il nostro striscione 'Amiamo la pizza ma non Italpizza', con la giustificazione che era attaccato alla rete di proprieta' di Italpizza. La nostra candidata Carolina Coriani si e' presentata ai vigilantes rivendicando la restituzione dello striscione, stiamo aspettando la risposta della direzione aziendale'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>