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Per la maggioranza dei modenesi le bollette di luce e gas sono un ‘oggetto misterioso’ di difficile comprensione. Poco chiare, infatti, sono le voci inserite in fattura, così come gli importi addebitati. A ciò si aggiunge un passaggio al mercato libero che ha fatto soltanto schizzare i costi all’insù, il ricorso ormai obbligato ai rateizzi e il timore che il peggio debba ancora arrivare, nonostante il Governo abbia messo sul piatto risorse per alleggerire i bilanci familiari ormai in rosso.
E’ questo il quadro che emerge dall’ultimo sondaggio online a livello regionale di Udicon Emilia-Romagna con un focus anche sulla città di Modena.
L’indagine, conclusa nei giorni scorsi, ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini che hanno confidato, risposta dopo risposta, il profondo disagio legato alle utenze e ai loro costi ormai fuori controllo.
La fascia d’età che ha risposto di più al sondaggio (oltre il 50%) è quella compresa dai 41 ai 60 anni, con una buona partecipazione anche degli under 40 (27,8%) e over 60% (quasi 29,7%).
Già dalle prime risposte all’indagine si comprendono le difficoltà dei modenesi a decifrare le bollette: in particolare, una percentuale significativa (62,1%) non conosce appieno il prezzo della propria fornitura, e il 60,5% non è in grado di comprendere tutti gli addebiti e le fatturazioni contenute nel prospetto dell’utenza.
Va meglio sulla conoscenza della differenza tra mercato libero e mercato tutelato con il 62,1% che risponde positivamente, anche se la maggioranza della platea non sa cosa siano le tutele graduali (85,4%).
Nello specifico, il 68,9% dei modenesi dichiara di avere scelto il mercato libero per la fornitura della luce, ma fa effetto che quasi un cittadino su 4 (il 23,3%) non sappia rispondere a quale mercato appartiene la propria offerta.
Anche per la fornitura del gas, la maggioranza dei modenesi (63,1%) ha optato per il mercato libero.
Dal sondaggio Udicon emerge, però, una sorta di pentimento verso questa scelta, in quanto sia per il gas che per la luce più della metà dei modenesi (58,5%) dichiara di spendere di più rispetto a quando erano nel mercato tutelato con un 87,6% dei partecipanti all’indagine che paga fatture molto più alte rispetto ad un anno fa.
Per il futuro, nonostante gli aiuti del Governo che arriveranno alle famiglie, i presagi sono ancora più preoccupanti, con un 95,8% dei modenesi convinto che la spesa per le bollette crescerà ulteriormente nei prossimi anni.
Legata a questa difficoltà diffusa, c’è il ricorso sempre più massiccio ai pagamenti rateali delle utenze: il 76,4% dei modenesi, infatti, conferma di avere rateizzato una o più bollette nell’ultimo anno. A ciò si aggiunge un 30,7% di cittadini che non è riuscito a pagare entro la data di scadenza e un 15,5% che ha ancora bollette arretrate da saldare.
Conseguenza di questi costi insostenibili per le famiglie è stata la scelta, per quasi l’81% dei modenesi, di ridurre le ore di accensione del riscaldamento, con un 72,2% dei partecipanti al sondaggio che si dice ormai convinto a sperimentare nuove soluzioni energetiche per ridurre gli importi delle fatture: il 18,6% sta pensando di migliorare l’isolamento di finestre, pareti o tetto, il 18,2% è orientato a installare pompe di calore, mentre il 13% sta valutando l’attivazione dei pannelli solari.
'Avevamo chiesto a gran voce la proroga del mercato tutelato perché le conseguenze negative erano ampiamente prevedibili – dichiara Debora Ferrari, presidente di Udicon Modena -. Adesso il Governo è stato costretto a correre ai ripari con un bonus una tantum, certamente utile, ma altrettanto tardivo, così come la proroga del mercato tutelato per i vulnerabili. Vogliamo lanciare un monito anche ad Arera: come dimostrato dal nostro sondaggio, la cosiddetta ‘bolletta 2.0’ ha ampiamente fallito, restando troppo difficile da leggere per l’utente medio. Attendiamo il 1° luglio per verificare se la nuova bolletta ulteriormente semplificata andrà incontro alle esigenze dei cittadini. La percezione negativa delle famiglie è quella che preoccupa di più perché denota la mancanza totale di soluzioni strutturali in grado di invertire la rotta, soluzioni che come Udicon chiediamo a gran voce alle istituzioni'.
Redazione Pressa
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