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Modena, al 118 spogliatoi del personale ancora in container a noleggio

Modena, al 118 spogliatoi del personale ancora in container a noleggio

Nuovo atto da 18.300 euro per prorogare al dicembre 2025 il contratto che dal 2021 definisce l'affitto dei container posizionati nell'area della sede di via Emilia Est


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Le strutture provvisorie, in container, di una parte della sede del del Centro Operativo 118 Modena Soccorso situato in Via Emilia Est n. 590, Modena, stanno diventando definitive. A confermarlo è la determina dei giorni scorsi, sottoscritta dal direttore del servizio unico area tecnica dell'Ausl di Modena che firma un nuovo atto di affidamento in proroga ad una ditta esterna per il noleggio urgente di due container, posizionati nell'area esterna del centro, adibiti a spogliatoio per uomini e donne operatori del soccorso.
Il noleggio di questi container è stato prorogato per un ulteriore anno, fino al 31 dicembre 2025, con una spesa totale di 18.300 euro (IVA inclusa). La decisione è stata formalizzata in una determina di alcuni giorni fa. l contratto per il noleggio dei container è stato affidato ad una società specializzata nel settore nata dalla fusione della ditta che già dal 2021 aveva iniziato a fornire il noleggio di container per il servizio. Per il primo anno a 24.900 euro iva inclusa, poi prorogato di anno in anno, nel 2022 e nel 2023, e nel 2024, al costo di 18.300 euro. In sostanza, fino ad ora, 80.000 spesi per mantenere in container gli spogliatoi del personale del 118.
Confermati tali dalla ditta rispetto alla nuova richiesta di proroga, urgente, da parte dell'Ausl. Per continuarne l'utilizzo, appunto, fino al 31 dicembre 2025. Questi container, seppur funzionali, rappresentano un simbolo della precarietà delle strutture dedicate a chi, ogni giorno, è impegnato in prima linea per garantire il pronto soccorso e la sicurezza della comunità. Il personale, infatti, si trova a dover utilizzare spazi temporanei e separati, anche se di pochi metri, dalla sede centrale. Oltreché simbolo di una spesa che forse poteva essere evitata, soprattutto nel lungo periodo, attraverso l'utilizzo di locali già nella disponibilità dell'Ausl o nell'area ospedaliera in cui ha sedeA fronte di un servizio essenziale come quello del 118, che meriterebbe strutture all'altezza della sua importanza, questa soluzione precaria e provvisoria non è certo una condizione ideale per chi, ogni giorno, opera in situazioni di emergenza e di grande stress. Chissà se con il passare del tempo, si possano trovare soluzioni più durature e adeguate alle necessità del personale, per garantire non solo un miglior servizio alla comunità, anche il benessere e la dignità degli operatori sanitari oltre che ad una migliore razionalizzazione della spesa pubblica.Gi.Ga.
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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