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'E' possibile ricostruire e circoscrivere il raggio di potenziale contagio, e di fatto il gruppo o i gruppi di persone con i quali una ragazza di 20 anni, in vacanza a Riccione con gli amici, è entrata in contatto in 13 giorni di permanenza in riviera, magari frequentando anche locali affollati come le discoteche dopo il via libera dato alla Regione?'
Sembrerebbe di si, almeno stando alla nota stampa con cui l'Ausl Romagna si è espressa sul caso della ventenne modenese che dopo avere trascorso, dal 1° luglio, tredici giorni a Riccione in vacanza con i suoi amici, ha accusato sintomi riconducibili a quelli del contagio da Covid. Confermato dal tampone effettuato dai sanitari presso la struttura dove la giovane alloggiava. Positività trasmessa a due ragazzi della sua cerchia di contatti e amici emersi da 40 tamponi fatti.
Sufficenti per l'Ausl per stabilire ed affermare 'che a seguito dell'attività di contact tracing messa in atto, la situazione può considerarsi circoscritta e sotto controllo'
Ora la ragazza e le persone che erano con lei in vacanza, positivi e non, sono tornati a Modena. Lei così come i soggetti positivi, in una ambulanza attrezzata che l'ha trasportata direttamente in regime di isolamento presso la propria abitazione, sotto la sorveglianza sanitaria dell'Ausl di Modena.
'Immediatamente - viene specificato oggi dall'Ausl Romagna - l’Igiene pubblica di Rimini ha avviato l’indagine epidemiologica sul territorio individuando tempestivamente le persone con le quali la turista ha avuto contatti nei giorni della sua permanenza nel nostro territorio, che sono state a loro volta poste in isolamento domiciliare e sottoposte a tampone.
Circa 40 i tamponi effettuati su persone residenti nella provincia di Modena ed in vacanza a Riccione, dai quali sono emerse le due nuove positività, che fanno riferimento a due giovani turisti che avevano avuto contatti stretti con la prima paziente. Si tratta di persone del tutto asintomatiche'.
Situazione che spinge l'Ausl ad affermare che la situazione può considerarsi circoscritta. Ma i dubbi, rimangono, anzi si moltiplicano anche in riferimento all'assenza di sintomi nei due giovani positivi entrati in contatto con la ragazza. Perché sono migliaia le persone con le quali in 13 giorni una ragazza ed una compagnia di ragazzi entra in contatto. Sicuramente tanti da non essere ridotti certo ad una quarantina di persone, quelle sottoposte a tampone. Tredici giorni sono tanti e quanti positivi asintomatici, rimasti al di fuori del contact-tracing potrebbero essere in giro, non tracciati, a contatto con quelle migliaia di persone che affollano i locali della riviera?
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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