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Non solo Amo, a Imola un caso simile riguarda Area Blu: spariti 200mila euro in un anno

Non solo Amo, a Imola un caso simile riguarda Area Blu: spariti 200mila euro in un anno

Nella società partecipata al Comune di Imola nel marzo scorso è venuto a galla un ammanco di 200.000 euro relativo al bilancio del 2023


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Dopo il caso dell'Agenzia per la mobilità di Modena finisce in Parlamento la vicenda, per molti versi analoga, di Area Blu, la società partecipata al Comune di Imola dove nel marzo scorso è venuto a galla un ammanco di 200.000 euro relativo al bilancio del 2023. Si tratta di somme di denaro che in tre occasioni diverse sarebbero state pagate a un destinatario esterno che non compare nell'elenco dei fornitori della società. Una vicenda tutta ancora da chiarire, anche perchè le verifiche interne svolte da Area Blu non hanno consentito di risalire a fatture o contratti che giustifichino questi pagamenti. Si sta dunque ancora cercando di accertare le responsabilità di questo ammanco, sul quale è stata già coinvolta sia la magistratura sia la Corte dei Conti.
Nel frattempo Fratelli d'Italia, dopo aver già sollecitato la Regione nelle settimane scorse, ha deciso appunto di portare il caso anche in Parlamento, con un'interrogazione ai ministeri dell'Economia e dell'Interno. I meloniani chiedono tra l'altro l'invio di ispettori ministeriali per verificare i bilanci di Area Blu e la corretta gestione amministrativa e contabile della società. Ad annunciarlo oggi in conferenza stampa è la capogruppo Fdi in Regione, Marta Evangelisti, che esorta anche la Regione ad alzare il livello di attenzione.
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'Servono maggiore controllo e trasparenza nelle società partecipate- afferma Evangelisti- il caso Area Blu potrebbe essere la punta di un iceberg a livello regionale. Nelle pieghe dei bilanci ben più complessi di società più grandi, potrebbero nascondersi altri ammanchi di questo tipo'. Fdi chiede anche alla Regione di costituirsi parte civile negli eventuali processi ogni qualvolta si verifichino casi di questo tipo.
 

La stessa richiesta di costituirsi parte civile i meloniani la rivolgono, con una mozione, anche al Consiglio comunale di Imola e con riferimento specifico alla vicenda di Area Blu. Ma non solo. Fdi chiede al Comune anche di adottare 'tutte le azioni di responsabilità nei confronti degli organi apicali amministrativi ovvero di controllo', con l'obiettivo di tutelare il patrimonio pubblico. 'Chiediamo un'assunzione di responsabilità politica di questo scempio - attacca il vicepresidente del Consiglio comunale, Nicolas Vacchi - a Modena, chi doveva controllare si è fatto da parte. A Imola c'è un silenzio assordante. Vogliamo capire chi doveva controllare, e non l'ha fatto, e chi dovrebbe risponderci e non lo fa'. Sul Santerno, incalza Simone Carapia, consigliere comunale Fdi, il cui accesso agli atti ha scoperchiato il vaso, 'non c'è la volontà di parlare di questa vicenda.
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Sembra che sia diventato normale far sparire 200.000 euro. Quelle risorse sono soldi pubblici e devono essere restituiti ai cittadini. Chiediamo un'azione di responsabilità nei confronti di chi ha sbagliato'. Carapia se la prende anche col primo cittadino, Marco Panieri. 'Il sindaco ha la delega alle partecipate ma non ha controllato - attacca il consigliere Fdi - e l'ex presidente, sotto la cui gestione è accaduto tutto questo, siede ancora nel consiglio di amministrazione'.
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