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È stato portato a termine con successo il primo trapianto di rene con tecnologia completamente robotica presso l’Azienda ospedaliera di Modena. L’intervento è stato condotto al Policlinico di Modena dall’equipe della Chirurgia Oncologica Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di Fegato diretta dal professor Fabrizio Di Benedetto, con il supporto anestesiologico dell’Anestesia e Rianimazione 1 diretta dal professor Massimo Girardis, e con quello clinico della Nefrologia e Dialisi diretta dal professor Gianni Cappelli. La ricevente, una donna di 60 anni, sta bene ed è stata dimessa dall’ospedale. Il prelievo è stato svolto in maniera tradizionale, da cadavere, in un altro centro.
“L’implementazione della tecnologia robotica a Modena – ha affermato l’assessore alle Politiche della Salute della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini – è un progetto che abbiamo fortemente voluto, dotando l’Azienda ospedaliera di due piattaforme, una in ciascuno stabilimento, visto i volumi di pazienti ed il pregio dei programmi che sono stati portati avanti.
L’applicazione nel campo dei trapianti è un fiore all’occhiello per la rete trapiantologica, che va ad arricchire le opportunità di cura per i pazienti che si rivolgono a noi: l’Emilia Romagna è infatti una Regione che può offrire cure di altissimo livello e che ha sempre dimostrato grande ricettività nei confronti dei pazienti provenienti da ogni regione. La chirurgia dei trapianti di Modena sta dimostrando che l’investimento in questo campo è stato ben riposto, con gli ottimi risultati nel campo della donazione da vivente con tecnica robotica, ed oggi con questo nuovo traguardo che ci pone ai vertici della trapiantologia Italiana ed europea”.
“Desidero anzitutto fare i complimenti a tutti i professionisti coinvolti – ha commentato il direttore generale Claudio Vagnini – il trapianto è una procedura complessa che dà la misura dell’efficienza di un’organizzazione e della sua capacità di fare squadra a tutti livelli.
In questo caso la nostra squadra ha saputo migliorarsi ancora, mettendo a disposizione dei nostri pazienti una ulteriore possibilità terapeutica e facendo fruttare al meglio l’investimento che l’Azienda ha recentemente portato a termine con l’acquisizione di un secondo robot chirurgico, installato al Policlinico, che si affianca a quello di Baggiovara”.
La tecnica robotica grazie ai vantaggi della sua natura mini-invasiva, permette una più rapida ripresa funzionale grazie al ridotto impatto sulla parete addominale, che assume particolare importanza in pazienti con multiple patologie associate, come nel caso trattato a Modena. Il trapianto di rene robotico, inoltre, rappresenta un importante strategia nei pazienti obesi affetti da insufficienza renale con indicazione a trapianto. “A livello internazionale l’approccio classico “open” rimane lo standard, ma da oggi ci dotiamo di uno strumento in più per trattare nel modo più appropriato tutti i pazienti a seconda delle proprie esigenze” – ha concluso Di Benedetto.
Redazione Pressa
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