Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Mo csa dit popà, la gh’era guerda sol in Piaza Ràma: a gh’è seimper stèe ‘na machina di vigil ferma davanti all’Accademia'. 'Se sè l’è vera: l’era la famosa auto spaveintapàsser, ‘na machina ferma con deinter nissun! Mè, però, avrévv capir, a Modna a g’am quesi duseint vigil e vintzinch novi assunzioun, giam anch che soquant i sién in ferie e soquant in malattia, mo tòtt chi eter che fin hani fat vést che, per el multi, i manden in gir i gilè gialli. An pretendam menga ed vàdri tòt in gir, as cuntintàm sol d’incuntrer chi nov, almeno per vàder la ghégna chi g’han! Sa i vdéssen in gir a sréven anch piò tranquéll!'.
Questo passaggio dello Sproloquio di Sandrone non è piaciuto alla polizia municipale di Modena.
Silenzio dal comandante Meloncelli e dal sindaco Muzzarelli (peraltro proprio stamattina Sandrone ha fatto visita al Comando di via Galilei), ma il Sulpl interviene con una lettera aperta allo stesso Sandrone. E l'ironia lascia comunque spazio alla replica.
Caro Sandone, chi ti scrive sono i rappresentanti di quei “vigili” che per te e la tua famiglia non hanno un volto, sono quelli che affermi usare le “macchine come spaventapasseri, che sono in malattia o in ferie o chissà che altro fanno o non fanno”.
Lo sappiamo bene che la goliardia e le punzecchiature fanno parte del fascino delle nostre amatissime maschere, ma non possiamo tralasciare alcuni punti che ci sentiamo di non condividere.
La Polizia Locale è un bene di tutta la cittadinanza ed è chiaro che il ruolo che ci compete è spesso inviso ai più, ma pensiamo che sia una organizzazione da sostenere e non da sbeffeggiare, in particolare dalla Famiglia Pavironica, simbolo della Città.
“L'auto spaventapasseri” è il veicolo che l’Amministrazione ha deciso di collocare in un punto strategico della città, che consente agli agenti di effettuare controlli ad ampio raggio in una delle zone più caratteristiche e frequentate della città. La Polizia Locale, ormai da diversi anni, ha ricevuto compiti che hanno condiviso tra le priorità la sicurezza urbana, pertanto l'apporto degli ausiliari del traffico è diventato necessario e previsto per legge su determinate tipologie di verifiche.
Duecento non siamo più da tempo e i nuovi agenti saranno un'iniezione di energia: li aspettiamo con impaziensa e piacere da molti mesi, e apprezziamo molto i giovani hanno deciso di intraprendere un lavoro così difficile e a volte, troppo spesso, ingrato.
Per quanto riguarda l'attività di vicinato, ben vengano occhi che aiutano nelle attività, purchè quegli occhi siano precisi e non diano informazioni generiche o troppo vaghe, che non consentano interventi precisi, basati alle volte più su presunzioni o proprio sulle 'brutte facce' senza fornire magari dettagliate informazioni, così utili.
Caro Sandrone, Sgorchigolo e non per ultima Pulonia, un abbraccio sincero e ricordatevi ogni tanto di sostenere la vostra Polizia Locale, perchè c'è, è presente anche quando non ve ne accorgete, anche quando interveniene e non si prende meriti con titoloni sui giornali, ma se provate a chiamarla in qualsiasi orario del giorno o della notte, durante le festività, durante le manifestazioni, concerti o altri eventi, la troverete sempre presente.
An avàm scrét in dialat perchè di vigil ed Mòdna ag né pòc ormai, a sàm in via d'estinzioun. S'an druvam menga l'italian i disen cà sàm di razèsta, ma arcòrdet, caro Sandrone, che nueter a sàm di operai come tè e al padroun dal vàpor lè al super Giancarlo. Nuèter a g' avrèven dal bèli idee ma...
SULPL Modena