Nel 2013, per far fronte alla crisi economica, il Governo decise di congelare gli scatti di anzianità per il personale della scuola. La conclusione fu quella di non riconoscere validità all’anno 2013 per il calcolo degli anni di servizio necessari per ottenere avanzamenti di carriera e aumenti retributivi.
In pratica, il servizio prestato da docenti e personale ATA nel 2013 non compariva nelle ricostruzioni di carriera in applicazione di quanto imposto dalle norme di contenimento della spesa pubblica che avevano bloccato le progressioni economiche per quell’anno.Quella dell’anno 2013 è stata da sempre una nostra rivendicazione che abbiamo portato avanti da soli fino alla pronuncia dei giudici della Corte di Cassazione di giugno 2024 – afferma Dario Catapano, responsabile territoriale della UIL Scuola RUA di Modena e provincia -. Non ci siamo lasciati condizionare e non abbiamo avuto paura di osare. L’interesse dei lavoratori per noi viene prima di ogni cosa e i risultati che stiamo ottenendo, sia a livello nazionale che locale, ci stanno dando ragione. Il riconoscimento giuridico dell’anno scolastico 2013 produrrà effetti positivi sulla progressione di carriera per tutto il personale della scuola. La vicenda del riconoscimento dell’anno 2013 è stata una delle più gravi degli ultimi anni per il mondo della scuola e la Federazione Uil Scuola Rua è rimasta sempre vigile proponendo sia soluzioni politiche che giudiziarie. Tale questione deve essere affrontata a livello contrattuale attraverso un’azione politico-sindacale che induca il Governo ad assumersi la responsabilità di reperire le risorse necessarie anche per recuperare le perdite stipendiali di questi anni.Laddove ciò non dovesse avvenire – conclude Catapano - continueremo a perseguire azioni legali a tutela del personale.
Al momento, si
Al ricorso potranno aderire tutti i docenti e il personale ATA in servizio prima dell’anno 2013, con contratto di lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato e anche i pensionati. In quest’ultimo caso chi è stato già collocato in quiescenza potrà agire solo nell’ipotesi in cui si acquisisca il diritto allo scatto alla fascia stipendiale successiva al 1 settembre antecedente al collocamento in quiescenza (31 agosto).