Sepsi: la previsione dell'esito in un algoritmo creato al Policlinico
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Sepsi: la previsione dell'esito in un algoritmo creato al Policlinico

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L’equipe della Neonatologia del Policlinico ha sviluppato un algoritmo in grado di orientare le scelte terapeutiche. Lo studio pubblicato su Pediatric Research


Sepsi: la previsione dell'esito in un algoritmo creato al Policlinico
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Predire l'esito della sepsi ad esordio tardivo dopo parto prematuro. Questa la sfida raccolta dalla Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Alberto Berardi, che ha realizzato un algoritmo in grado di orientare le scelte terapeutiche. Lo studio modenese è stato pubblicato sul numero di gennaio 2025 di Pediatric Research, la rivista della Società Europea per la Ricerca Pediatrica. L’equipe di ricercatori modenesi era composta dai neonatologi Francesca Miselli, Luca Bedetti, Licia Lugli, Katia Rossi, Maria Federica Roversi e Alberto Berardi, dall’esperto in statistica medica Riccardo Cuoghi Costantini, dalla studentessa in Medicina e Chirurgia Melissa Maugeri, e dai medici in formazione specialistica pediatrica Elisa Deonette e Sofia Mazzotti. L'articolo, per l'impatto clinico dello studio, ha meritato anche l’editoriale della rivista.

“Una sopravvivenza migliorata, insieme a un ricovero ospedaliero prolungato – ha spiegato il prof.

Alberto Berardi - espone i neonati prematuri ad un rischio elevato di sepsi a esordio tardivo (LOS) che si verifica dopo le 72 ore di vita. L'incidenza di LOS nei neonati prematuri
è circa 13 volte superiore rispetto ai neonati a termine, con tassi di mortalità quasi 60 volte superiori. Sebbene i sintomi iniziali possano essere vaghi e aspecifici, il decorso clinico può essere tumultuoso. Purtroppo, non disponiamo di dati per identificare tempestivamente la gravità di un episodio di LOS nelle sue fasi iniziali, rendendo difficile prevedere il rischio di morte e gravi complicazioni. Ciò può comportare un ritardo nel trattamento, contribuendo alla prognosi spesso infausta. Il nostro studio ha costruito un modello matematico e statistico predittivo, che speriamo possa orientare le scelte terapeutiche dei medici sulla base del rischio individuale di ciascun neonato.”
L’equipe del Policlinico ha svolto uno studio retrospettivo su 3.217 neonati con età gestazionale inferiore a 36 settimane nati a Modena tra il 2010 e il 2022. Sono stati identificato 94 episodi di LOS, di cui 84 ​​si verificavano in neonati di peso alla nascita molto basso (meno di 2.500 grammi).

“Grazie a questa significativa mole di dati – ha concluso il prof. Berardi - abbiamo sviluppato un modello matematico che fornisce la probabilità di morte e/o sviluppo di danno cerebrale nei neonati prematuri con LOS in base a dati forniti dall'utente, misurabili e oggettivi che sono immediatamente disponibili al momento della sospetta diagnosi. L'obiettivo non è identificare i neonati che dovrebbero ricevere antibiotici, poiché tutti i neonati inclusi nello studio hanno la LOS. L'obiettivo è invece identificare i neonati settici che sono a maggior rischio di esiti negativi e che possono quindi trarre beneficio da trattamenti più aggressivi (ad esempio, posizionamento di un catetere venoso centrale, valutazioni emodinamiche precoci con ecocardiografia funzionale, somministrazione di inotropi e/o fluidi, e monitoraggio stretto (ad esempio, rapporto infermiere:paziente 1:1). Speriamo che l'implementazione del nostro modello possa aiutare i medici a personalizzare il processo decisionale in base ai rischi individuali e quindi migliorare gli esiti di una malattia severa che colpisce i più piccoli, con esiti spesso gravi”.

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 
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