'La modalità di convocazione delle famlglie per la vaccinazione è prassi avvenga per vaccinazioni considerate obbligatorie. La vaccinazione anti-Covid per i bambini, è bene ricordarlo, non è obbligatoria - continua la nota -. Tali Sms hanno avuto quindi il solo risultato di mettere in agitazione le famiglie o peggio di confonderle rispetto ai loro obblighi di legge. Anche su questo tema, di nuovo l'approccio dello Stato si mostra autoritario, igannevole e prevaricatore. Autoritario perché siamo in presenza di una prenotazione non richiesta dalle famiglie, ingannevole perche si utilizza una prassi per i vaccini obbligatori, pur in presenza di una profilassi che obblgatoria non è; prevaricatore perché si tende a scavalcare il ruolo della famiglia nella potestà genitoriale dei figli, andando ben oltre delle normali indicazioni o consigli, addirittura producendo un atto, per il quale subdolamente viene poi richiesto addirittura di comunicarne la disdetta, pur in assenza di prenotazione consapevole da parte dei soggetti interessati'.
'Il comitato si aspetta che il Giudice intervenga, annulli queste prenotazioni e obblighi l'Ausl a mandare messaggi di automatica disdetta. Ci auspichiamo che lo faccia anche in fretta, in quanto la vaccinazione dei bambini è cominciata già ieri - continua il Comitato -. La speranza non morirà mai da nostra parte. Per questo ci nvolgiamo anche alla Ausl invitandola, ancor prima che glielo imponga un giudice, ad annullare queste prenotazioni viziate e a lavorare una campagna informativa trasparente sulla vaccinazione ai bambini. Il Comitato per parte sua spiegherà le ragioni per cui vaccinare i bambini sia in questa fase un azzardo, in quanto tra scarsa conoscenza degli effetti avversi a medio lungo periodo, insufficienza dati sulle sperimentazioni ai bambini e statistiche sulle compllcazioni da Covìd subite dai bambini, siamo in presenza costi ben più alti del benefici possibili. Incentrare ,come fatto da Aifa, tale campagna sulla libertà è uno schiaffo all'intelligenza di tutti gli italiani che ben hanno compreso come tra i benefici della vaccinazione certamente non vi sia la riduzione del contagio.



