Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Il Comitato italiano per la libertà, alla luce dell'incauta iniziativa della Ausl che in barba al principio di prudenza e al rispetto del ruolo dei genitori nella tutela dei loro figli, si è prodìgata nell'invio di Sms di avvenuta prenotazione del vaccino anti-Covid 19, non richiesto da nessuna famiglia, non ha avuto altra scelta che segnalare l'accaduto alla Procura della Repubblica'. Così in una nota il presidente del Comitato Flavio Morani annuncia l'esposto presentato in procura.
'La modalità di convocazione delle famlglie per la vaccinazione è prassi avvenga per vaccinazioni considerate obbligatorie. La vaccinazione anti-Covid per i bambini, è bene ricordarlo, non è obbligatoria - continua la nota -. Tali Sms hanno avuto quindi il solo risultato di mettere in agitazione le famiglie o peggio di confonderle rispetto ai loro obblighi di legge. Anche su questo tema, di nuovo l'approccio dello Stato si mostra autoritario, igannevole e prevaricatore.
Autoritario perché siamo in presenza di una prenotazione non richiesta dalle famiglie, ingannevole perche si utilizza una prassi per i vaccini obbligatori, pur in presenza di una profilassi che obblgatoria non è; prevaricatore perché si tende a scavalcare il ruolo della famiglia nella potestà genitoriale dei figli, andando ben oltre delle normali indicazioni o consigli, addirittura producendo un atto, per il quale subdolamente viene poi richiesto addirittura di comunicarne la disdetta, pur in assenza di prenotazione consapevole da parte dei soggetti interessati'.
'Il comitato si aspetta che il Giudice intervenga, annulli queste prenotazioni e obblighi l'Ausl a mandare messaggi di automatica disdetta. Ci auspichiamo che lo faccia anche in fretta, in quanto la vaccinazione dei bambini è cominciata già ieri - continua il Comitato -. La speranza non morirà mai da nostra parte.
Per questo ci nvolgiamo anche alla Ausl invitandola, ancor prima che glielo imponga un giudice, ad annullare queste prenotazioni viziate e a lavorare una campagna informativa trasparente sulla vaccinazione ai bambini. Il Comitato per parte sua spiegherà le ragioni per cui vaccinare i bambini sia in questa fase un azzardo, in quanto tra scarsa conoscenza degli effetti avversi a medio lungo periodo, insufficienza dati sulle sperimentazioni ai bambini e statistiche sulle compllcazioni da Covìd subite dai bambini, siamo in presenza costi ben più alti del benefici possibili. Incentrare ,come fatto da Aifa, tale campagna sulla libertà è uno schiaffo all'intelligenza di tutti gli italiani che ben hanno compreso come tra i benefici della vaccinazione certamente non vi sia la riduzione del contagio. Invitiamo quindi tutti gli attori in campo alla prudenza su questa vicenda, evitando che anch'essa contribuisca ad allargare il solco tra cittadini e Stato, dopo due anni di disastri nella gestione politica e mediatica della pandemia. Allargare il solco sui bambini, rischia di trasformare il solco in una voragine, in fondo al quale vi è solo l'abisso. Dagli abissi, gli uomini non sono in grado di tornare indietro'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>