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Termosifoni quasi bollenti e coppie di pompe di calore a pieno regime. All'interno della sala delle Bifore, sempre più spesso utilizzata per conferenze stampa, il caldo è intenso. I due termometri installati all'interno parlano chiaro; 22,6 gradi, ben oltre ai quei 19 gradi massimi consentiti dalla normativa, che gli uffici, pubblici e privati hanno il dovere di non sforare, se non in casi eccezionali. Ben oltre anche alla tolleranza di due gradi massimi specificata dallo stesso Comune, consentita ma, appunto, in ambiti sensibili o in particolari condizioni, come può essere la presenza di soggetti fragili o contesti sociali dove le condizioni lo richiedono. Insomma nulla a che fare con quelli di una conferenza pubblica, tra l'altro con permanenza dei partecipanti temporalmente limitata, come una conferenza stampa.
Senza considerare che all'interno del Comune, ente titolato ad applicare e a fare rispettare le norme con apposite ordinanze (ricordiamo anche quella recente sulle buona pratiche emanata dal sindaco proprio per i dipendenti con memo anche sul risparmio energetico), ci si aspetterebbe, oltre al rispetto delle regole, anche il buon esempio. E tanto più quando tra i relatori in conferenza c'è l'assessore comunale all'ambiente Alessandra Filippi, impegnata in una attività quotidiana e costante di promozione di buone pratiche ambientali. A partire proprio dalla temperatura in ambienti privati e pubblici. difficile non accorgersi del caldo anomalo (non solo ambientalmente ma anche sulla base del regolamento e della norma), ben al di là del limite a cui devono sottostare tutti. All'interno della sala, l'aria calda degli split delle pompe di calore agisce contestualmente agli effetti dell'impianto tradizionale termico, che scalda i vecchi radiatori.
Ed è difficile non notare quei due display dei termomtri, dislocati evidentemente proprio per avere un monitoraggio diffuso e completo, oltre che un coltrollo, sulla temperatura della sala. Dalla quale usciamo, dopo mezz'ora di conferenza, con una temperatura ulteriormente aumentata, di poco ma aumentata, a 22,7 gradi. Con buona pace delle regole imposte ai cittadini ma che evidentemente, per il Comune, quantomeno in quella sala, nello stesso ambiente di quella che ospita gli uffici del sindaco, non valgono.
Riportiamo di seguito le ultime indicazioni ribadite dal Comune
Come previsto dal governo (con il decreto ministeriale 383/2022), per la stagione invernale 2022-2023 le temperature dei riscaldamenti devono essere ridotte di un grado: nelle abitazioni, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative e di culto; nelle attività commerciali si può, dunque, arrivare fino a un massimo di 19 gradi (con 2 gradi di tolleranza); Sono esclusi dalle limitazioni ospedali, cliniche, case di cura, scuole e luoghi che ospitano piscine, saune e assimilabili.
Gianni Galeotti
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>