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'Abbiamo appreso qualche giorno fa dalla stampa locale la notizia da parte dell’Ateneo di un probabile rientro in presenza per la sessione estiva d’esami. La stupore è stato tanto, non essendoci stato un confronto preventivo con gli organi di rappresentanza preposti in questa scelta così importante. È stata una decisione incauta e affrettata, calata dall’alto, che ci ha visto subito mobilitati per cercare chiarezza e proporre una soluzione differente. Rientrare in presenza con così scarso preavviso, dopo aver sostenuto per mesi che gli esami sarebbero stati svolti a distanza, genera inevitabilmente una situazione di profonda incertezza e difficoltà per migliaia di studenti del nostro Ateneo, specialmente tra i fuori-sede'. Così in una nota l'esecutivo di Unione Universitaria - UDU Modena e Reggio Emilia.
'Basti pensare a quali ostacoli economici e organizzativi comporterebbe il dover sostenere un viaggio spesso molto lungo e costoso con mezzi di trasporto a capacità dimezzata, nonché la necessità di trovare in pochissimo tempo e per così pochi giorni un alloggio in città. Già questo palesa come questa decisione sia ingiusta e discriminante. Vi sono poi molti numerosi altri problemi, quali il cambiare in modo radicale le modalità di esame con così poco preavviso dopo un semestre condotto quasi interamente online ed il garantire appieno il pari trattamento tra gli studenti che conducono gli esami di profitto in presenza e a distanza, secondo linee comuni dettate dall’Ateneo ad ogni singolo professore. Manca proprio a questo riguardo un regolamento chiaro che normi le modalità di scelta per gli studenti tra la modalità in presenza e online nel caso l’Ateneo scelga la modalità mista.
In molti dipartimenti in aggiunta, sono già da tempo state pubblicate le date d’esame e la possibilità di prenotarsi per esse, oltre che l’erogazione degli esami stessi - chiude Udu -. Sul lato sanitario, preoccupa l’idea di dover gestire la sanificazione degli ambienti e il rispetto di tutte le norme di sicurezza sanitaria fondamentali. Tutto ciò con il forte rischio di possibili ritorni in zona arancione/rossa e di improvvisi casi di positività che privino gli studenti della possibilità di sostenere l’esame prenotato, considerata la bassissima percentuale di studenti attualmente vaccinati e i tanti contesti familiari fragili. Queste e altre preoccupazioni sono contenute nella mozione che abbiamo presentato e approvato in Conferenza degli Studenti, grazie alla quale questa decisione così avventata potrà essere discussa negli organi maggiori. In vista della riunione del Senato Accademico abbiamo fatto partire una petizione per sostenere le nostre ragioni e in meno di 24 ore abbiamo già avuto l'adesione di 2500 studenti e studentesse. Continueremo a lavorare finché non avremo risposte e risultati soddisfacenti per tutta la comunità studentesca'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>