Questa mattina, davanti alla sede del PD e dell’Agenzia delle Entrate di Modena, sono stati affissi dal non meglio definita sigla 'Dai Mò' striscioni di protesta contro il governo e le misure adottate per gestire la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, sostenendo l’apertura dei ristoratori aderenti all'iniziativa nazionale #ioapro il 15 gennaio.
Striscioni spiegati da una mail giunta in redazione che rivendica di fatto il gesto: “Siamo cittadini di Modena e provincia, lavoratori, partite iva e disoccupati, e siamo stanchi di essere presi in giro. Governo, opposizione, partiti, sindacati, vaccino sì e vaccino no… BASTA CHIACCHIERE!” riporta il volantino firmato “Dai Mò!”.
“Mentre in Parlamento litigano per le poltrone e per spartirsi i soldi del Recovery Fund, c’è una società che sta morendo. La gente che vive del proprio lavoro, chi ha un lavoro precario e viene pagato una miseria, chi il lavoro l’ha perso.
Noi e solo noi abbiamo pagato e stiamo pagando tutto il prezzo di questa crisi. Ancora una volta vogliamo far sentire la nostra rabbia e la nostra protesta contro i veri responsabili della crisi e della sua disastrosa gestione: la classe politica e lo Stato”.
Continua il comunicato della protesta: 'Locali, ristoranti, bar, palestre, negozi vengono chiusi, ma i contagi aumentano lo stesso. Ci chiudono in casa per non far scoppiare la bomba di 40 anni di tagli strutturali alla sanità pubblica da parte di tutti i partiti. Cartelle esattoriali, aumento dei prezzi, cassintegrazioni mai arrivate, ristori ridicoli, debiti, negozi falliti, licenziamenti, disoccupazione... lo Stato si presenta solo come tasse, multe e polizia. Mentre i miliardi del Recovery Fund se li stanno già spartendo tra i “soliti noti”: banche, Confindustria, mafie delle grandi opere inutili e gli amici dei politici.
Lasciando a noi e alle future generazioni da pagare tutti i debiti a suon di tagli e austerità”.
'L’obiettivo degli striscioni firmati 'Dai Mò' - continua la nota - è la solidarietà e il sostegno all’iniziativa organizzata da numerosi ristoratori in tutti Italia, compresa Modena, che apriranno il loro locale il 15 gennaio in segno di protesta: “I piccoli se si mettono insieme fanno paura. Il futuro non è scritto. Sosteniamo la protesta spontanea dei ristoratori, ma facciamoci sentire ancora più forte! Lottiamo e riprendiamoci tutto! Vogliamo il blocco degli affitti, delle utenze, dei mutui, delle tasse per le piccole partite iva, dell’aumento del carovita, delle cartelle esattoriali. I miliardi che tanto sbandierano, compresi quelli europei, devono andare a chi lavora, non a Confindustria, agli 'amici' dei politici e alla loro mafia. Abbiamo pagato sempre e solo noi, adesso i sacrifici li facciano loro!”