Modena calcio a marchio Stone Island? Una trattativa intempestiva
La notizia potrebbe contribuire a creare altre preoccupazioni che non siano quelle del campo, in questo momento le sole che contano
In particolare, è stata diffusa la notizia che il gruppo Stone Island, facente capo alla famiglia Rivetti, avrebbe riaperto (dopo averle già iniziate lo scorso anno) trattative con l’attuale proprietà finalizzate ad acquisire il pacchetto di maggioranza del Modena; addirittura, stando a dette indiscrezioni, la vendita del Modena sarebbe ormai in dirittura di arrivo e pronta a concludersi a prescindere dalla eventuale promozione o meno del Modena in serie B.
La notizia della trattativa non è in realtà una novità; nel mese di febbraio del 2020, prima del lockdown, erano già uscite alcune notizie che parlavano di un concreto interesse del gruppo Stone Island per il Modena calcio; poi, probabilmente a causa del lockdown, e della conseguente sospensione del campionato di Lega Pro, o a causa della inesistenza di condizioni necessarie, la trattativa è sfumata, e la notizia è rimasta un puro e semplice rumor.
Nel frattempo il gruppo Stone Island è stato acquisito dal marchio Monclair, per importi pare superiori al miliardo di euro; l’impegno della famiglia Rivetti, è rimasto all’interno della nuova realtà, e in questi giorni radiomercato addirittura riferisce di trattative bene avviate e prossime alla conclusione.
Al momento la società Modena calcio non è intervenuta, non ha né smentito né confermato, e da un lato il silenzio della società è al momento un silenzio d’oro; se l’interessamento all’acquisto sia vero o meno, lo si scoprirà solo nel corso dei prossimi giorni, forse dei prossimi mesi, e se e quando la trattativa decollerà o meno.
Al momento non è dato sapere cosa ci sia di vero, di concreto, se ci siano o meno le condizioni per dare corso alla cessione, anche se tra le righe, forse si possono cominciare a leggere alcuni indizi.
Quando Romano Sghedoni entrò nel Modena, disse che avrebbe assunto il suo impegno per un triennio; e quello attuale, in corso, è proprio l’ultimo dei tre anni; il primo in serie D, seppure in compagnia anche di altri soci; poi quello dello scorso anno, con lo strappo di Amadei e Salerno, andati a Reggio Emilia; infine l’impegno del campionato in corso, coronato, dal punto di vista sportivo, con l’accesso ai playoff e il sogno promozione ancora in essere. La proprietà, sul tema dei tre anni, anche giustamente, non ha mai fatto più di tanta chiarezza, e non è certo da biasimare; Sghedoni è un bravo imprenditore, libero di intraprendere come e dove meglio crede; per Modena città e il Modena calcio ha dato tanto, salvandolo dal fallimento e restituendo il canarino al calcio che conta.
Al momento, la società non ha ancora parlato ufficialmente di mercato, rinnovi e conferme; il presidente si è limitato, in alcune interviste, a pubblici endorsement in favore del mister Mignani, apprezzandone le qualità umane, morali e tecniche, ma nulla di più; è ben vero che ci sono ancora da giocare i playoff, e dunque parlare di mercato può essere controproducente oppure fuori luogo, dato che il Modena ancora non conosce la categoria nella quale giocherà il prossimo anno. Tuttavia, un po’ di mercato, magari a prescindere, bisogna pur cominciare a farlo; perlomeno apparirebbe opportuno guardarsi attorno, almeno per pianificare le prime mosse e le prime strategie; certamente il Ds Matteassi starà già lavorando sottotraccia, ma al momento sul punto, nulla di ufficiale è ancora trapelato.
La notizia della trattativa per la cessione del Modena esce in una fase della stagione delicata, nella quale squadra e società si giocano comunque un importante pezzo di futuro; forse sarebbe stato preferibile attendere la fine della stagione, perchè a stagione in corso i rumors, come tutti quelli provenienti da radiomercato, rischiano di essere destabilizzanti.
Il Modena tra l’altro, causa rinvio delle date dei playoff, debutterà solo il 23 maggio, e dunque anche questa notizia potrebbe contribuire a creare altre preoccupazioni che non siano quelle del campo, in questo momento le sole che contano.
Corrado Roscelli
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