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Sui rapporti tra la direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati e gli indagati dell'inchiesta Angeli e Demoni, era intervenuto pubblicamente nei giorni scorsi il capogruppo Lega in Regione Stefano Bargi chiedendo la sospensione della magistrato dal ruolo di direttore. Sul caso è intervenuto anche ufficialmente il presidente della Fondazione stessa Carlo Lucarelli.
Si tratta in particolare di Elena Buccoliero (non indagata), giudice onorario presso il Tribunale dei Minorenni, nel cui curriculum stesso sono citati i rapporti con Hansel e Gretel e anche col gruppo Abele. Va sottolineato infatti come il gruppo Abele, fondato a Torino da don Ciotti, abbia una casa editrice che nel 2012 pubblicò anche un libro di Claudio Foti di Hansel e Gretel di Torino.
Oggi, nella 12esima puntata della lettura dell'ordinanza del Gip che La Pressa propone, ci soffermiamo sui rapporti appunto tra gli indagati e alcuni magistrati. Citando, come sempre, in modo pedissequo e senza commenti le carte.
Claudio Foti e Francesco Monopoli (nella foto) pensano in particolare al sindaco di Bibbiano Andrea Carletti per avere un contatto con un giudice minorile di Bologna 'al quale richiedere aiuto e sostegno quantomeno a livello culturale e di immagine, ma non può escludersi nemmeno ad altro livello'. In una intercettazione del 21 dicembre 2018 in particolare 'Foti chiede a Monopoli di dargli un titolo per il quale possa fare intervenire questo giudice al convegno di febbraio e Monopoli dice che potrebbe intervenire sul tema 'Il Tribunale per i minorenni ed il penale' oppure 'quando l'imputato viene assolto e il bambino continua a dire che è successo, cosa succede e quali sono i tempi di cura'.
Foti dice che se hai dei giudici che si occupano di questo vuol dire che c'è una prospettiva... che la verità non è morta... che c'è una conclusione psicologica molto forte'. E ancora riguardo a Carletti: 'Si manifesta in concreto che il Carletti abbia la possibilità di intrattenere contatti all'esterno per ottenere collaborazione nel proprio interesse al fine di dare 'copertura' alle attività illecite e la capacità di influenza e i contatti a diversi livelli politico-amministrativi quantomeno a livello provinciale, nei settori di competenza (ad esempio l'Asl), ma anche l'autorità giudiziaria minorile'.
Ma Carletti non era l'unico ad avere contatti con un giudice. Scrive il Gip: 'Contatti simili con almeno un giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni possono, d'altro canto, vantare anche l'Anghinolfi e Monopoli: si tratta della dottoressa Buccoliero, tra l'altro direttore della Fondazione emiliano-romagna per le vittime dei reati. La stessa manifesta una sicura amicizia e pieno sostegno (anche nelle camere di Consiglio continuamente rinnovando la stima per la Anghinolfi e il suo operato).
A questo punto l'ordinanza del Gip prosegue con la lunga trascrizione dell'ottobre 2018 tra la Anghinolfi e la stessa Buccoliero, ricordiamo non indagata. 'La Anghinolfi ringrazia Elena Buccoliero per il suo intervento al convegno. Si danno del tu e con tono confidenziale'.
'La Anghinolfi le riferisce dei tre rinvii a giudizio ed altre indagini... La Anghinolfi riferisce che il Pm sta entrando in un ambito metodologico su cui non ha competenza. Elena riferisce di non capire poichè loro, cioè i servizi, stavano applicando un decreto del Tribunale. La Anghinfoli parla degli avvisi ricevuti dai vari operatori uno per calunnia, uno per violenza privata, uno per abuso di ufficio'.
E ancora: 'La Anghinolfi che quanto sta avvenendo è frutto della incompetenza di magistrati in buona fede che non si intendono della materia minorile. La Buccoliero risponde 'Tu sei buona, io lo sono un po' meno, nel senso che se tu devi valutare l'operato di un servizio e c'è un decreto che ti dice di fare quelle cose non ti puoi inventare un abuso d'ufficio''.
Anche Monopoli, in base a quanto scrive il Gip 'risulta essere in buoni rapporti col magistrato Buccoliero'. E viene riportata una telefonata nella quale Monopoli parla di 'Un decreto di allontanamento mamma con bambino abbastanza tosto. Monopoli dice che loro hanno fatto una missiva inoltrata al Tribunale dove avevano scritto che al momento non avevano strutture libere e quindi ne ritardavano l'esecuzione'. Poi chiede alla Buccoliero se 'tale missiva è sufficiente' aggiungendo il nome del Giudice minorile del caso. 'Occorrerebbe chimare la cancelleria del giudice (e fa il nome) lunedì' - è la risposta della Buccoliero.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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