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'Il Sulpl, il sindacato più rappresentativo della polizia locale, già da diversi anni ha portato all'attenzione del Comune di Carpi prima e del Presidente dell'Unione Terre d'Argine poi, la situazione in cui versa lo stabile ove ha sede il Corpo Polizia Locale dell'Unione Terre d'Argine in via III Febbraio. L'edificio prima sede della storica fabbrica Angelo Po, ospita il Comando della Locale ed altri uffici comunali dagli anni 70 e non è assolutamente più adeguato alle esigenze attuali, in particolare ad ospitare il secondo Corpo di Polizia Locale più numeroso della provincia di Modena'. A sollevare il caso chiamando in causa l'amministrazione di Carpi e dell'Unione è il sindacato della polizia locale.
'All'interno dello stesso edificio trovano sede uffici di altri settori e per tale motivo, il cortile interno che si affaccia su due strade è aperto al pubblico e diventa un camminatoio sia per cittadini qualsiasi che per utenti diretti ad altri servizi.
Questo aspetto compromette la sicurezza di tutti visto che il via vai di queste persone avviene in uno spazio principalmente destinato al parcheggio delle auto di servizio che talvolta escono in emergenza o rientrano anche per accompagnamenti di persone ree di taluni comportamenti illeciti. Da evidenziare, oltre gli spazi ristretti e i bagni con odore nauseabondo, anche uffici e spogliati sovraffollati, malfunzionamento dell'impianto di riscaldamento e raffrescamento e impianti elettrici non adeguati alle postazioni dei lavoratori. Non solo, lo stabile presenta anche varie difficoltà per gli utenti, infatti l'edificio non è munito di ascensore e cosi', anche anziani e disabili, devono utilizzare la scala per raggiungere gli uffici ubicati al primo piano'.
'Dal 2016 la Giunta aveva approvato un progetto per la ristrutturazione della ex polisportiva di via nuova Ponente 24 (sopra due immagini) che dovrebbe ospitare la nuova sede della Polizia Locale, ma ad oggi tutto pare ancora tristemente desolato.
Da oltre un mese, dopo anni di rinvii e promesse, il SULPL, per i motivi suindicati (che rappresentano solo una parte delle problematiche), è stato costretto ad informare l'ASL competente e tutti gli attori dell'Amministrazione coinvolti'.
“il sindacato ritiene - conclude Luca Falcitano, segretario Regionale Aggiunto - che l'edificio non rispetti le specifiche normative sulla sicurezza e la situazione si è ulteriormente aggravate a seguito della Pandemia, che prescriverebbe maggior distanziamento e spazio per lavorare in sicurezza. Infine, non si hanno notizie sui tempi di realizzazione della nuova sede di via Nuova Ponente. Valuteremo nei prossimi giorni ulteriori azioni da intraprendere insieme agli agenti”.
Redazione Pressa
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