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Una lezione di Zumba al posto dell’ora di religione. A Carpi la sperimentazione fa infuriare i genitori, tanto da costringere la scuola primaria Fanti a sospendere tutto. “Siamo oltre la follia”, dice a proposito la coordinatrice provinciale di Forza Italia Giovani, Valentina Mazzacurati. “Le nostre scuole stanno diventando un ambito di libero arbitrio demandato alle preferenze dei professori che si arrogano il diritto di sperimentare. Non paghi, dopo anni di lotta per rendere l’ora di religione facoltativa, ora davanti a ragazzini che hanno liberamente scelto di farla si propone la ‘Zumba’, che per altro potrebbe essere più affine all’ora di ginnastica che a quella di religione”. Mazzacurati si chiede: “Ai professori fa proprio ‘ribrezzo’ l’idea di rafforzare l’identità italiana dei ragazzi? Va bene aprirsi ad altre culture, ma non in questo modo.
Quando si parla di collaborazione genitori-scuola vale solo per lo scarico di responsabilità o è applicata a tutte le decisioni che riguardano la formazione degli alunni? Nelle classifiche europee gli studenti italiani sono i più bassi negli indici e i professori non si sentono un minimo responsabili?”.
Per la coordinatrice di Forza Italia Giovani “serve una reale riforma della Scuola, che nulla ha a che fare con quella del governo Renzi, che premi i professori competenti ed efficienti e permetta il licenziamento in tronco di chi indottrina gli studenti e si prende libertà non consentite. Non dimentichiamo che qui è in gioco il futuro di intere generazioni. Questo episodio ci segnala ancora una volta come anche il secondo baluardo della sinistra, l’Istruzione, stia crollando. E’ inaccettabile che invece di creare momenti di approfondimento, ogni professore abbia il libero arbitrio di indottrinare all’esterofilia e al cancellamento della cultura.
A questo punto – sottolinea sarcastica Mazzacurati - propongo ai professori di inserire anche tecniche di guerra e corsi di Sushi al posto di Italiano e matematica. L’assessore regionale all’Istruzione metta un freno a queste libere iniziative e convochi subito un tavolo di coordinamento dei plessi, chiarendo ai docenti che l’ora di religione è un diritto degli studenti e non una materia arbitraria”.
Redazione Pressa
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