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Il M5S di Castelvetro torna sul tema del Comparto San Eusebio e sul doppio ruolo del sindaco Fabio Franceschini. E questa volta i consiglieri 5 Stelle (Filippo Gianaroli, Roberto Monfredini e Oderico Bergonzini scrivono direttamente al prefetto di Modena Patrizia Paba, al comandante della polizia municipale delle Terre d'Argine, al direttore affari istituzionali della Regione Emilia Romagna Filomena Terzini e al deputato 5 Stelle Vittorio Ferraresi.
'Come capogruppo e consigliere comunale della lista del moVimento 5 stelle di Castelvetro di Modena chiedo la vostra attenzione sulla richiesta di voto ad una variante del Piano Particolareggiato che appare già consolidato e il vostro intervento al fine di assicurare il rispetto del combinato disposto di leggi e norme - scrive Gianaroli che poi espone i fatti -.
La banca dati della Regione sulle persone giuridiche private assevera che il geometra Giovanni Battista Alberti e l’avvocato Fabio Franceschini (in questo caso come persona fisica e non come sindaco di Castelvetro di Modena) risiedono entrambi nel cda della Fondazione Adolfo Simonini. Il geometra Giovanni Battista Alberti risiede nella fondazione Adolfo Simonini fin dal suo riconoscimento come fondazione, mentre l’avvocato Fabio Franceschini è membro del cda della fondazione dal 2014. Bene, il 15 giugno 2015 con delibera di giunta il sindaco ha autorizzato Graziano Bartolini, presidente del Consiglio di Amministrazione della “Società Consortile Sant’Eusebio srl” in qualità di “soggetto attuatore”, di presentare Variante al Piano Particolareggiato di iniziativa Pubblica denominata “PIP S.Eusebio'. La fondazione Adolfo Simonini è membro della Società Consortile Sant’Eusebio srl.
Non solo, il 2 agosto 2016 il geometra Giovanni Battista Alberti ha presentato il “Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica in corso di realizzazione posto in Castelvetro località Sant’Eusebio compreso fra le vie Sant’Eusebio e via Campagnola per conto della Società Consortile Sant’Eusebio srl”. Nella relazione tecnica il geometra Giovanni Battista Alberti che è membro della fondazione Adolfo Simonini che a sua volta è membro della Società Consortile Sant’Eusebio srl, per nome e per conto della Società Consortile Sant’Eusebio srl, ha precisato di “Modificare le destinazione dei lotti n. 10 – 15 – 16'.
Attualmente i lotti 10-15-16 non sono destinati ad attività produttive e la variante si propone di trasformare i lotti 10 – 15 – 16 ad “attività manifatturiera normale come tutti i lotti limitrofi. In tale lotti dovrà essere prevista una quota. Non prevalente, di attività di mostra ed esposizione di prodotti, uffici amministrativi, spazi commerciali, attività terziarie in genere”.
'E' evidente conflitto di interessi che vede contemporaneamente tutti i principali soggetti proponenti il PP e deliberanti il PP come membri della fondazione Adolfo Simonini che a sua volta è membro della società consortile Sant’Eusebio srl o direttamente membri della della società consortile Sant’Eusebio srl. Nello specifico abbiamo: il sindaco di Castelvetro di Modena come membro della Fondazione Simonini membro a sua volta della Società Consortile Sant’Eusebio srl, l’assessore all’urbanistica di Castelvetro di Modena che è anche membro della Fondazione Simonini membro a sua volta della Società Consortile Sant’Eusebio srl, il “soggetto attuatore” Società Consortile Sant’Eusebio srl che ha come socio la fondazione Adolfo Simonini, il geometra Giovanni Battista Alberti che ha redatto e presentato la variante al Piano Particolareggiato per conto della Società Consortile Sant’Eusebio srl e che contemporaneamente è membro della Fondazione Simonini membro a sua volta della Società Consortile Sant’Eusebio srl - affermano i 5 Stelle -. Ma oltre a questo abbiamo che il lotto n 10 è già stato realizzato e la sua destinazione non è come prevista da Piano Particolareggiato vigente (attività di mostra ed esposizione di prodotti, uffici amministrativi, spazi commerciali, attività terziarie in genere). Quindi, stante così la realtà, risulta che questa variante al piano particolareggiato non è una variante, ma una sanatoria ad uno stato di fatto diverso da quanto previsto dall'attuale piano particolareggiato'.
Da questa immagine aerea di nota effettivamente l’unità produttiva attualmente gravante sul lotto 10 nonostante questo sia vincolato ad uso terziario dal vigente Piano Particolareggiato.
Del resto le foto da terra riprese dalla strada via Sant'Eusebio che affianca il lotto 10 all'altezza della rotatoria si vede che non ci sono spazi espositivi o locali destinati ad uso ufficio, attività commerciali, mostre, attività amministrative o terziarie. Non esistono ingressi carrai ne pedonali per le attività sopracitate.
'Dalle attrezzature e dai servizi e disposizioni dei parcheggi è evidente che attualmente il lotto 10 non è adibito a uso commerciale amministrativo o terziario, ma è una attività produttiva (manifatturiera normale) con tanto di camino per depurazione e fumi di lavorazione - aggiungono i 5 Stelle -. Oltre al carro ponte vi sono svariate postazioni lavorative dotate di cappe aspiranti; tutte all'interno dell'attuale edificio costruito sul lotto n10 in sfregio all'attuale Piano Particolareggiato che prevede: 'attività di mostra ed esposizione di prodotti, uffici amministrativi, spazi commerciali, attività terziarie in genere''.
'Insomma, come si può facilmente notare da immagine aerea attualmente i lotti 9 e 10 sono stati accorpati in un unico lotto produttivo - chiudono i consiglieri 5 Stelle nella loro lettera -. Alla valutazione e delibera del Consiglio Comunale però viene presentata non l’attuale stato di fatto con un unico edifico realizzato su due lotti adiacenti ma separati, al Consiglio Comunale viene rappresentata e chiesto di votare su una situazione che vede due edifici distinti, adiacenti ma separati e realizzati su due lotti a loro volta distinti: viene presentata una situazione di “pura fantasia” al solo scopo di ottenere l’approvazione di uno stato di fatto. Se l’ufficio tecnico di Castelvetro ha autorizzato l’accorpamento dei due lotti (aventi distinte e diverse destinazioni di esercizio) senza tenere conto delle diverse destinazioni dei due lotti previste dall’attuale PP e senza prontamente informare il Consiglio Comunale delle variazioni richieste ed avvenute sui lotti 9 e 10, noi riteniamo che la documentazione presentata al Consiglio Comunale sia surrettizia. E’ responsabilità del Consiglio Comunale decidere la pianificazione del comparto, dove per pianificazione si intende anche la valutazione delle aree non solo dal punto di vista funzionale del committente, ma anche dal punto di vista dell’interesse dei cittadini di Castelvetro quindi dell’interesse pubblico, interesse che prevede uno sviluppo armonico ed integrato con il territorio circostante. Non è detto che se al Consiglio Comunale venisse proposto di votare l’accorpamento dei lotti 9 e 10 così come già avvenuto i Consiglieri di maggioranza lo approverebbero senza avere almeno il sospetto di essere stati “raggirati” o bypassati: nel senso “ce lo potevate anche dire prima di farlo”. In prospettiva della prossima votazione del Consiglio Comunale per l'approvazione della Variante al Piano Particolareggiato, al fine di impedire che un atto di 'sanatoria' venga in maniera surrettizia proposto e protocollato come variante al Piano Particolareggiato chiediamo al Comandante della polizia municipale di verificare e informare sull'attuale stato di utilizzo dell'edificio gravante sul lotto 10 e verificare la congruità dell’accorpamento del lotto 9 nel lotto 10. Il Consiglio Comunale non deve essere chiamato a ratificare una situazione già consolida e già in atto'.