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'Nessuno è colpevole fino al giudizio di un giudice, ma qui andiamo ben oltre il sospetto. Ci sono ipotesi di reato, ci sono sequestri in Comune, e soprattutto non si capisce quale sia la linea del sindaco. Si tratta di un qualcosa mai visto negli ultimi 30-40 anni di storia carpigiana è c’è bisogno di decisioni immediate'. Così il consigliere comunale Roberto Benatti, cacciato mesi fa, proprio dopo alcune sue esternazioni sul Vescovo Cavina e sulla nomina di Faglioni alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, da Forza Italia e ora di nuovo corteggiato dal suo partito (partito che sulla vicenda di Carpi mantiene un silenzio imbarazzante), interviene sul sequestro da parte dei carabinieri e sulla indagine per concussione e turbativa di libertà del procedimento di scelta del contraente. Benatti, ricordiamo, fu il primo questa estate, proprio dalle colonne de La Pressa, a puntare il dito contro la gestione degli eventi da parte della giunta carpigiana.
'Il sindaco deve immediatamente sospendere dall’incarico l’assessore e il dirigente. E deve bloccare tutte le attività già previste da quel settore. Tanto si tratta di attività assolutamente non indispensabili per i cittadini. Non sono servizi per il sociale, ma sono feste e festicciole, e sono utili solamente per fare “bella figura”. Se dalle indagini emergerà che tutto è stato fatto in regola ne saremo tutti ben lieti, ma il sindaco, che per primo pare abbia “suggerito” al suo assessore di fare un passo indietro, non può essere ancora una volta ostaggio delle persone che lui stesso ha nominato e delle sue paure - afferma Benatti -. Mi chiedo con che spirito i cittadini potrebbero godere degli spettacoli in piazza con delle indagini in corso sulla loro regolarità. Molto meglio far passare ai carpigiani un sereno Natale e Capodanno, seppur in sordina, e riflettere su quanto si è abbattuto come un tornado sul Comune di Carpi.
In più, laddove ci siano aggiudicazioni non regolari, dovrà essere lo stesso Comune a risponderne nei confronti dei cittadini. Una ragione in più per sospendere tutte le attività per tutelare al meglio l’Ente. Come è stato giustamente fatto dal Vescovo per l'iniziativa sul sagrato del Duomo. Il sindaco deve fare il sindaco e tutelare l’Ente che rappresenta. E se non è capace di farlo, che si dimetta lui stesso'.
Parole che fanno eco a quelle del tutto generiche e attendiste del sindaco, ricandidato dal Pd in tandem con Simone Morelli, Alberto Bellelli.
Leo
Redazione Pressa
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