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'Il 28 dicembre la sola maggioranza Pd in Consiglio Comunale a Castelfranco ha approvato il nuovo regolamento Tari - tariffa puntuale, che proprio 'puntuale' non è visto che neppure si conoscono le 'tariffe abbinate'. La mancanza delle 'tariffe abbinate al regolamento' e quantomeno delle 'proiezioni' che avevamo chiesto nel corso dell’apposita Commissione, ha impedito di fatto una valutazione esaustiva per confrontare i vantaggi o svantaggi almeno dal punto di vista economico. In sintesi: si chiedeva ai consiglieri di approvare una scatola vuota o semi-vuota'. Così in una nota la capogruppo della Lega Nord a Castelfranco Cristina Girotti Zirotti.
'Oltre ad aver chiesto la sospensione della deliberazione consiliare per ritardo nella messa a disposizione dei consiglieri comunali degli atti del Consiglio rispetto ai termini regolamentari, sospensiva respinta dalla sola maggioranza Pd, abbiamo sollevato numerose osservazioni e criticità: abbiamo risollevato il problema sugli immobili detenuti dalle cooperative dedite all'accoglienza dei sedicenti “richiedenti asilo-profughi” che per noi sono vere e proprie “strutture ricettive” e , quindi, utenze “non domestiche” ma che per il Pd, invece, sono da considerare “domestiche”; non condividiamo il metodo stabilito per le tariffe “non domestiche”; abbiamo osservato e rilevato come il regolamento non prevede alcun controllo sull'attività del gestore e nessuna sanzione in caso di suoi inadempimenti anzi, dobbiamo pagare Hera anche se non svolge il servizio: quindi 'il cittadino differenzia e conferisce i suoi 20 litri ad apertura del cassonetto e ne pagherà comunque un numero minimo, mentre Hera, se non eroga il servizio, viene pagata lo stesso' - continua la leader del Carroccio - La giunta Reggianini ha scelto questo sistema di raccolta con cassonetti a tessera mentre altri Comuni lo hanno già abbandonato optando per il 'porta a porta', ma non ci hanno fornito dati di raffronto fra i due sistemi; abbiamo fatto introdurre la 'restituzione della banca dati aggiornata al Comune al termine dell’affidamento”: abituato com'è il Pd ad affidare direttamente ad Hera nonostante la Convenzione sia scaduta già dal 2011, nemmeno lo avevano previsto; gli abbiamo ricordato che non solo la Lega ma anche l’Anac e l’Antitrust sono intervenuti 'riprendendo' Atersir per non aver ancora indetto il nuovo bando per il servizio di gestione rifiuti, bando che, a detta del sindaco e consigliere di Atersir, sarà pubblicato a settembre 2018. In attesa delle tariffe mancanti, che auspichiamo non aumentate e realmente premianti per i “virtuosi cittadini o aziende” che differenziano”, abbiamo richiesto maggiori azioni 'repressive' verso gli incivili che abbandonano rifiuti sino a vedere vere discariche per le vie - come ad esempio in Via Ripa/giardini pubblici - dove già da tempo abbiamo chiesto controlli e azioni, ma nulla è cambiato, anzi è peggiorato. Infine, abbiamo chiesto lumi sulle centinaia di migliaia di euro di insoluti per conoscere se sia stata avviata apposita procedura di recupero, con quali esisti e se il recuperato tornerà nelle tasche dei Cittadini ovvero per quali diverse finalità sarà impiegato. Attendiamo le risposte'.
'Per questi motivi ed altri, il nostro voto è stato convintamente contrario - chiude Cristina Girotti -. E’ doveroso poi aggiungere che, mentre i cittadini Castelfranchesi differenziano sempre più, pagano bollette salate e già respirano aria inquinata, all’inceneritore di Modena arriveranno i rifiuti di Roma, un’autentica “presa in giro per tutti noi i cittadini virtuosi” e guadagni per Hera'.
Redazione Pressa
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