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San Prospero, il Pd vara stangata tasse: aumento da 400mila euro

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Aumenti di tutte le aliquote, ed in particolare l'aliquota ordinaria da 0.98 a 1.06, per gli alloggi Acer da 0.5 a 0.6 per i terreni agricoli


San Prospero, il Pd vara stangata tasse: aumento da 400mila euro
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Stangata Irpef e Imu da 400mila euro a San Prospero. A dare conto delle scelte dalla giunta guidata dal sindaco Pd Sauro Borghi (nella foto), è Bruno Fontana del Gruppo Consiliare San Prospero per il Cambiamento

'Abbiamo manifestato il nostro dissenso quando sono stati affrontati gli argomenti di bilancio (approvazione del DUP e bilancio di previsione 2020-2022) con relative modifiche regolamento addizionale Irpef e Imu, quando abbiamo appreso che erano stati previsti aumenti di tutte le aliquote, ed in particolare l’aliquota ordinaria da 0.98 a 1.06, per gli alloggi Acer da 0.5 a 0.6 per i terreni agricoli da 0.91 a 1.06 e per le abitazioni locate con contratto da 0.86 a 1.06 (ad eccezione per aliquota prevista per i terreni di cui all’art 1 del D.lgs 99/2004). Si precisa che l’aliquota 1.06 è la massima consentita.

Nel nostro Comune l’Irpef (Imposta Reddito Persone Fisiche) aveva un addizionale che partiva dallo 0.55% (per un reddito da 0 a 15.000 E) fino ad arrivare allo 0.75% (reddito oltre 75.000 E) con varie fasce intermedie. Il consiglio di ieri ha approvato un aumento che parte da un addizionale dello 0.72 (fascia 0/15.000) fino ad un massimo di 0.80 (fascia pù alta). L’addizionale non è dovuta per un reddito inferiore ai 7.500 euro - spiega Fontana -. Questi aumenti porteranno ad un esborso di circa 400.000 euro in più per i cittadini sanprosperesi ed avranno una decorrenza (IRPEF) dal 1 gennaio 2020'.

'Ora, se è vero, come ci hanno spiegato in consiglio, che il Comune di San Prospero aveva le tariffe più basse rispetto ad altri comuni è indiscutibile che questo è un periodo di crisi storico, dove i cittadini  dovranno affrontare difficoltà economiche importanti, con le previsioni di un futuro incerto per il quale gli analisti di settore ci dicono che la ripresa sarà lenta e possibile solo se accompagnata da aiuti economici europei; pertanto, tutto si poteva pensare tranne che aumentare la pressione fiscale, anzi secondo noi andavano studiate misure di sostegno alle famiglie più incisive di quelle previste. Abbiamo provato a far recedere la maggioranza su questi punti ma abbiamo capito che la decisione era stata già approvata da tempo per cui ci siamo limitati, nostro malgrado, a votare contro - continua Bruno Fontana - Ci lasciano perplessi comunque le motivazioni, ovvero che per far quadrare il bilancio c’era bisogno di maggiori entrate, per mantenere servizi sociali e scolastici (ma questo già avviene con il conferimento dei servizi in Ucman che ci costa 1.800.000 euro circa) o per ridurre il debito pregresso (mutui che secondo noi possiamo ridurre in un secondo tempo) ma anche per rilanciare alcuni lavori strutturali, ovvero, da quanto abbiamo sentito e letto, lavori di Villa Tusini, la pista ciclabile San Lorenzo, rifacimenti dei cimiteri di Staggia e San Prospero e interventi sulle scuole, tutti lavori che però sono già stati coperti, quasi totalmente con  finanziamenti esterni e non con risorse (se non con piccole quote) del Comune. Forse sarebbe stato anche più accettabile se a fronte di questi aumenti si fosse riuscito a garantire in uscita un maggiore stanziamento sulle voci infrastrutturali, vedi le strade comunali, alcune delle quali sono in condizioni pessime, o migliorare la pulizia del verde e il decoro cittadino, ma da quanto ci è sembrato di capire le somme previste sono pari a quelle degli scorsi anni, con il rischio di un peggioramento serio della nostra viabilità'.


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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