Pd, area Schlein ai margini: a Modena domina la corrente Bonaccini
Nessun ruolo per Bosi e la Gasparini in Regione. Chi ha sostenuto Elly Schlein contro Stefano Bonaccini nella Provincia di Modena è stato messo ai margini
Gli avvenimenti degli ultimi mesi in fatto di candidature, nomine e designazioni sia a livello locale che regionale certificano questa constatazione.
La coordinatrice di area Schlein ed ex vicesindaco di Carpi, Stefania Gasparini, dopo un deludente risultato elettorale non ha trovato spazio nelle file delle assunzioni o designazioni nei vari assessorati a differenza del suo ex sindaco Alberto Belelli.
E, in sua assenza, non risultano figure vicino alla Schlein collocati in via Aldo Moro.
Stesso discorso si potrebbe fare sulle recenti elezioni provinciali dove nessun amministratore fedele al segretario nazionale è stato considerato per essere inserito in lista dal Partito Democratico
Stesso copione pochi mesi prima in città dove i due eletti di area Schlein Barbari e Bosi (quest’ultimo anche coordinatore dell’area) non sono stati nominati in giunta o alla presidenza del Consiglio comunale.
Il dato politico è evidente: chi ha sostenuto Elly Schlein contro Stefano Bonaccini nella Provincia di Modena è stato messo ai margini del Partito democratico. Modena (e provincia) si conferma dunque una roccaforte bonacciniana, quasi vi fosse un accordo tra il presidente e il segretario del partito per lasciare al primo la gestione del territorio che sente 'suo'.
Si può interpretare in questo modo la scelta di Massimo Mezzetti come sindaco (uomo da sempre vicinissimo a Bonaccini), dello stesso Fabio Braglia come presidente della Provincia (Braglia è stato addirittura autista volontario di Bonaccini nella campagna elettorale del suo secondo mandato) e di Andrea Bortolamasi come assessore 'forte' della giunta Mezzetti. Ma anche di figura di ufficio e di fiducia in Comune (come Antonino Marino o Gabriele Cirelli (già social media manager di Bonaccini stesso e ora passato in piazza Grande).
Peraltro all'area Schlein non spetta neppure il ruolo di fare da contraltare al dominio del parlamentare europeo Pd nel territorio di Modena. Unico ad insediarne il dominio infatti è la corrente di Giancarlo Muzzarelli, ora consigliere regionale. Una figura 'forte' in quanto tale e difficilmente inquadrabile con una corrente nazionale.
Eli Gold
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