In questi giorni i quotidiani locali hanno dato ampio spazio ai comunicati dell’ufficio stampa-propaganda della Regione. Per l’ennesima volta si garantivano provvedimenti straordinari per rendere efficienti i Pronto Soccorso, aumentando i colori del triage e assicurando tempi di attesa basati su grida manzoniane.
Ovviamente nessuno ha fatto riferimento ai veri esperti del settore come il Prof. Ivan Cavicchi, già responsabile nazionale della CGIL Sanità che considera questi provvedimenti pura illusione, comprese le case della salute, da lui assimilate ai vecchi poliambulatori INAM (nulla di nuovo sotto il sole).
Finchè i medici dipendenti (i medici ospedalieri) continueranno a fare i contratti con l’agenzia governativa ARAN e i medici convenzionati (i medici di famiglia) con l’agenzia governativa SISAC, agenzie che non dialogano fra loro, e finchè nessuno assicurerà negli ospedali del territorio il rispetto delle regole, per l’ennesima volta nulla cambierà.
Inoltre, la nomina del Dott. Brambilla dopo le misteriose dimissioni del Dott. Annichiarico alla guida della Direzione Generale, è stata effettuata come sempre dalla politica. La quarta riforma di cui parla il Prof. Cavicchi mette al centro del sistema sanità il paziente e non gli interessi economicisti; la deontologia e non la politica. Il Dott. Brambilla, nominato dalla politica, alla politica dovrà rispondere e così pure tutti i medici che verranno da lui nominati che saranno scelti fra quelli disposti ad ubbidire alla politica e con tanti saluti alla deontologia professionale (vedi il caso Venturi).
Anna Beatrice Borrelli - Candidata Consiglio Comunale Idea Popolo e Libertà


