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Bibbiano, la mamma: 'Ecco la vera storia dei regali mai consegnati'

Bibbiano, la mamma: 'Ecco la vera storia dei regali mai consegnati'

Questa mattina abbiamo ricevuto la lettera della mamma che compr? quei regali. Ecco quindi il suo racconto


2 minuti di lettura


Ieri La Pressa ha pubblicato la 14esima e penultima puntata della rilettura dell'ordinanza del Gip dell'inchiesta Angeli e Demoni affrontando il tema sconvolgente dei regali mai consegnati dalle assistenti sociali ai bambini tolti ai genitori. E questa mattina abbiamo ricevuto la lettera della mamma che comprò quei regali. Ecco quindi il suo racconto che riportiamo pubblicando la sua lettera in modo pressochè integrale.

Salve,
allora la ringrazio per l'articolo, sono io la mamma della quale si fa riferimento e citata quale settimana fa anche dal ministro Di Maio. Facciamo chiarezza: Cinzia Magnarelli (una delle assistenti sociali che ha confessato recentemente i fatti di cui è stata protagonista ndr) mi chiamò dicendomi che il bimbo andava a scuola con le scarpe rotte ed avevano bisogno di vestiti ed altro. Così io e mio fratello periodicamente abbiamo portato vestiti, giocattoli e scarpe: gli oggetti dovevano essere consegnati a Bibbiano e poi controllati da loro. La Magnarelli venne poi sostituita da ottobre 2018 da una nuova assistente sociale (non indagata ndr). La Magnarelli si avvaleva del lavoro di altri assistenti sociali e di Foti che hanno seguito mio figlio.
I contenuti delle relazioni sono stati oggetti di denunce per diffamazione  ed abbiamo anche presentato un

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esposto al Pm salvi ma ancora non ci siamo confrontati con la Salvi, peccato.

Da ottobre 2018 non sono riuscita ad incontrare mai la nuova assistente sociale, la chiamavo al telefono e non rispondeva, ha ricevuto pec da avvocati, me, parenti, ma non dava informazioni. Prima di Pasqua mi sono recata personalmente e, pur essendo in sede come a Natale, ha rifiutato di vedermi. La coordinatrice che andrà in pensione (la Veltri ndr), allora si è fatta avanti lei dicendo che i regali, che io avevo portato per mio figlio erano adeguati e tutti consegnati invece il padre aveva portato dei giochi non adeguati al punto tale che il bimbo al solo vederlo si era traumatizzato. Il gioco in oggetto era quello della foto Mio Phone robot (foto sotto).



Poi ha aggiunto che quando porta i giochi il bimbo chiede della mamma che vuole vederla e quindi è opportuno per il suo bene che non portiamo nulla così si distacca perché è stato deciso dai responsabili che venga adottato. In realtà il giudice non si è mai pronunciato per l'adozione: sono stati loro a voler manipolare il caso .

Può pubblicare il contenuto di ciò che ho scritto perché non

ho problemi, anzi può anche dire pubblicamente che sarebbe opportuno un confronto tra la Salvi e la mamma del bimbo dei  regali così che capiscano i giudici di essere solo presi in giro che questi personaggi continuano ancora a mentire.
Se ho evitato di espormi è perché ho subito minacce, danni all'auto il giorno dell'udienza proprio per evitare di andare in tribunale a Bologna.
Può usare il contenuto ma riporti le iniziali.
Grazie
I.I.

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