Davvero pubblicare la nazionalità di chi delinque significa seminare odio?

Il presidente del Consiglio comunale di Carpi accusa La Pressa di 'seminare odio'. E allora una riflessione serena, forse può essere utile
Andrea Artioli
Il presidente del Consiglio comunale di Carpi ed esponente di Alleanza Verdi-Sinistra, Andrea Artioli, ha inviato oggi pomeriggio alla redazione de La Pressa questo messaggio. Il riferimento probabilmente è al caso più recente (quello di un cittadino albanese che ha investito due agenti della polizia locale a Parma), ma il tema sollevato da Artioli, con queste parole così gravi nei confronti del nostro giornale, è più generale.
Davvero dare conto della nazionalità di chi commette un reato è un modo per seminare odio? Davvero il politicamente corretto può arrivare al punto di censurare un dato biografico, pur restando tutelata l'identità del soggetto, nel rispetto della presunzione di innocenza dovuta a ogni indagato? Qui non è questione di etichettare gli stranieri ironicamente come 'risorse' o vagheggiare deliranti graduatorie su chi deve venire prima, se gli italiani o gli stranieri, i biondi o i castani. La nazionalità di arrestati o denunciati, italiana o straniera che sia, rappresenta un elemento della notizia al pari della età e infatti viene fornita nelle stesse note ufficiali da comando dei carabinieri e questura. Tutto qui. Vedere nella pubblicazione di questo dato un elemento sufficiente per 'seminare odio', forse significa semplicemente evidenziare un problema senza volerlo nominare. Per paura di volerlo nominare. Per mettere le braghe al mondo, perchè la realtà, le statistiche, i fatti, del politicamente corretto se ne fregano. Detto questo, con onestà e con serio senso critico ci interrogheremo in futuro se pubblicare sesso, età, e continente stesso di provenienza degli autori di reati. In fin dei conti, per massima tutela i media (non solo La Pressa si badi, ma tutti i media hanno dato conto della nazionalità del responsabile dei fatti di Parma) un giorno potranno pubblicare solo notizie di inaugurazioni, di feste del verde, di beneficenza Lions, di amore e gioia. A dispetto di ogni seminatore d'odio che, un domani, subirà la giusta punizione divina.
Giuseppe Leonelli
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