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Carpi, risse e degrado: situazione irrecuperabile e Righi glissa

Carpi, risse e degrado: situazione irrecuperabile e Righi glissa

La città di Carpi è in un degrado continuo, la situazione pare ai più irrecuperabile e chi abbia dei figli adolescenti ha paura a mandarli in giro


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Ben due risse l'altra notte a Carpi. Questa volta c'è venuto del caos mediatico perché qualcuno ha fatto il video. Ma in centro a Carpi queste scene sono la normalità da tempo. La vecchia Amministrazione mise i Tutor in piazzetta - guardie private per prevenire risse e molestie serali ormai all’ordine del giorno - poi una camionetta fissa davanti al Duomo. Ma come li metti questi si spostano qualche metro più in là e continuano imperterriti. A me non fa ridere che nel giorno stesso dei proclami del Sindaco Riccardo Righi, sul giornale di famiglia, sulla sua ottima fantastica stupefacente gestione personalizzata dei negozi etnici, esca il video di una rissa davanti al negozio etnico per antonomasia - video che a occhio pare fatto dalle finestre del Sindaco precedente. E non mi fanno neanche ridere le prime reazioni dei politici della maggioranza, che chiedono all' unisono i soliti inutili 'tavoli alti', facendo pure finta di non essersi messi d'accordo prima sulla linea da tenere. E non fa neanche ridere aver scoperto dopo un anno che l'assessore alla sicurezza sia la commerciante del centro storico Paola Poletti - ma forse l'ha scoperto ieri lei stessa.
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E non mi fanno neanche ridere i sostenitori della sinistra che dicono che è tutta colpa del Governo, perché l'ordine pubblico è materia dello Stato - e il bello è che tecnicamente avrebbero anche ragione.
 

Non mi fanno ridere perché ormai fanno tristezza. La città di Carpi è in un degrado continuo, la situazione pare ai più irrecuperabile e chi abbia dei figli adolescenti ha paura a mandarli in giro. Perché è successo questo? In larga parte perché negli anni s'è fatta la qualunque per fare arrivare 'clienti' delle cooperative di accoglienza: quelle dei 35 euro per migrante, che arrivavano a 200 per i minori non accompagnati. Soldi anche locali, passati diverse volte per i consigli comunali e territoriali nei quali eravamo impegnati. E per coprire questa esigenza economica imposta da certa politica, è iniziata la caccia preventiva al fascionazileghista. Accomunando certi migranti nullafacenti oggettivamente inutili, a chi sta da anni sul territorio e a chi ci viene con la giusta voglia di lavorare, far crescere e studiare i figli e stare bene assieme agli altri.
Con il risultato di tacciare di razzismo qualunque persona di buon senso che osservava che avere frotte di corpulenti ragazzoni con l'iPhone a bighellonare per la città avrebbe portato inevitabilmente a
diversi problemi: la gestione di questi, vitalissimi e annoiati, che si sarebbero presto cercati spazi di divertimento illecito; l'effetto sulla criminalità organizzata, che non poteva credere di avere così tanta manovalanza a basso costo e pure benvestita e già dotata di iPhone; l'effetto di emulazione sui già residenti pari età ma senza l' iPhone, già frustrati per non potersi permettere una pizza come gli autoctoni. E quindi inclini di natura all'odio sociale che noi dovremmo capire e accettare perché in fondo è colpa nostra - ok questo lo ha detto Massimo Mezzetti, non Righi, ma è uguale.
 

Fatto sta che tante città come la nostra, da sempre patria dell'accoglienza, oggi con un video si risvegliano bruscamente e cercano risposte.
 

Righi, come sempre mal consigliato, sul tema ha glissato totalmente, mandando avanti la Poletti e facendo invece un video sull’ennesimo “festival di qualcosa” con 20 interessati reali in corso a Carpi. Perché crede che - come le altre millanta volte - fra tre giorni la gente si sarà dimenticata e tutto tornerà normale e a colori.
E il bello è che finché le diverse opposizioni saranno più interessate a farsi battagliette personali e micropartitiche, invece di convocare loro stesse un tavolo comune, per battere forte e pari, sarà davvero così.
 

Roberto Benatti
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