Per avere unità su programmi e alleanze per battere la destra, occorre non scavare sui dissensi interni, ma ascoltare e decidere, ma nell'ascolto cercare il meglio nella società senza essere supino e interessato solo a difendere interessi di parte. Occorre ripristinare una regola della storia locale delle giunte Psi-Pci in cui il confronto era severo, ma con sbocchi adeguati nelle scelte di uomini e donne, giovani e democratici senza tessera e professionisti di provata e riconosciuta indipendenza.
Certo che oggi il nuovo segretario sarà alle prese con l'indistinto mondo della ex Dc molto inseritasi nel Pd senza mai chiarire la rotta da seguire. Fra Prodi, Casini, Franceschini, e varie anime della sinistra Dc tutte rappresentate nelle istituzioni che dettano tempi, modi e inciampi vari. Senza peraltro addossare responsabilità negli ultimi tempi nelle scelte istituzionali. il rumore e stato tanto. In alcuni casi le scelte sono state coraggiose e in altre il civismo ha aiutato.
Lavoro impossibile: trovare nel centro sinistra monco, Pd e Dc, una unità senza socialisti, riformisti e progressisti, per ora richiamati alle armi nelle elezioni di vario genere ma non presenti dove la politica si forma.
E' in avanti che voglio fissare il mio sguardo, dice Reggianini. Perfetto, aggiungiamo noi.
Fare unità interna sarà necessario per lui per evitare pesanti contraccolpi. La segretaria del PSI nel suo saluto ha ricordato come l'augurio fraterno che si fa al nuovo segretario è quello di lavorare per riportare il mondo progressista e riformista a un nucleo coeso, che rispetti le autonomie per una sinistra di governo, che tenga conto di ciò che è emerso a Modena e recentemente a San Prospero.
Un impegno fatto di rapporti permanenti, sulle grandi questioni come impresa, scuola, università sanità, dove siamo precipitati sotto la Romagna, ma anche di rispetto quotidiano: un tempo non ci si vergognava a dirsi anche amici oltre che compagni. A proposito del dovere di svelenire il clima di prevenzione e di mancanza di rispetto per la civiltà democratica.
Civismo, apertura al grande mondo professionale depurato da arrivismi, è un albero con frutti positivi. Il nuovo sindaco di Modena è esempio lampante: si vince bene anche col coraggio e con qualche ruggine da scrostare.
Non c'è fretta.
Questa aria nuova che ci aspetta e si evidenzia non può essere fermata. Chiamiamola primavera che esce dopo gelate tardive. Qualche frutto c'è. E non risparmia la o le piccole e medie entità organizzate della nostra prosperosa provincia che parla al mondo e non al solo campanile.
Sulle idee si apre il futuro. Noi pensiamo positivo. E senza dubbi diciamo al segretario del PD che la nostra funzione è quella di sostenere lealmente il cambiamento in autonomia, contro ogni stucchevole posizione preconcetta e aperti al nuovo senza baratti: in questo caso la nostra storia ce lo impone, consci di agire in una città che ha un ruolo nazionale che molti dimenticano. Se guardiamo in avanti senza paura la unita si fa sui no prima che sui sì.
Paolo Cristoni-Psi