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Carpi, rapina a Terranova: non vale più la pena reagire. E alle baby gang un bel premio

Carpi, rapina a Terranova: non vale più la pena reagire. E alle baby gang un bel premio

Oggi va di moda l'inclusione attiva e fattiva. E se va com'è andata nelle ultime occasioni, la rapinatrice s'è guadagnata una gita premio in Comune


2 minuti di lettura

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A Carpi un gruppo di ragazzi, prevalentemente stranieri, tenta di rubare da Terranova, in pieno centro storico. Vengono bloccati dalle commesse. Una ragazza sfonda il blocco, spacca la porta-vetrata e scappa di corsa. Una commessa la insegue, fino a una pizzeria al di là del Castello, al limite delle mura. Ma deve desistere, sotto la minaccia di un coltello.
Di questa vicenda mi ha colpito particolarmente l'atteggiamento della commessa. Che è partita all'inseguimento della ragazza fuggita. Ragazza molto coraggiosa. Ma completamente fuori dal mondo attuale. Un mondo dove una ragazzina di sedici anni ruba in branco, spacca, scappa, ha un coltello e lo usa. Un mondo dove tutti i giorni c'è qualche accoltellato, qualche sparato. Un mondo nel quale non c'è spazio per fare gli eroi. Specie per pochi spicci.Mister Terranova, chiunque esso sia, non va in rovina se gli rubano una maglietta. Assicurazioni o meno. È più il danno di una vetrata rotta che centinaia di magliette rubate. Sono certo che né lui né i suoi dirigenti abbiano mai chiesto a nessun dipendente di trattenere né rincorrere un ladro. Perché vale forse la pena di entrare in colluttazione e rincorrere un ladro per 10 euro?
E se uno si dovesse fare male, anche solo cadendo nella corsa, poi chi risarcirebbe il danno? E se dovesse finire ancora peggio, con un ferimento?
Specie una commessa, che non credo che abbia nel contratto di lavoro la security.Così come se vi rubano il portafoglio o la bici, vale davvero la pena di reagire? Che questa scena, poi, c'era già in Ghost mille anni fa.
Non so se a una minorenne che rubi una maglietta, vetrata o meno, presa o meno, qualcuno farà pagare mai niente. Si dice sempre che li mollano subito: mollano i grandi, pensa i piccoli. Anni fa a quelli che hanno scorrazzato con i bus per tutta la città hanno dato due anni, con l'allora sindaco Alberto Bellelli a chiedere misure alternative.
Però i tempi sono diversi. Oggi va di moda l'inclusione attiva e fattiva, perché è colpa nostra. E se va com'è andata nelle ultime occasioni, questa s'è guadagnata una gita premio in Comune con tanto di gelato offerto dal sindaco Riccardo Righi.
Roberto Benatti
Foto dell'autore

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