Perché ricordare ancora questo episodio così lontano nel tempo? Il motivo sta nel fatto che se oggi viviamo in una repubblica democratica fondata su una costituzione moderna e garantista, lo dobbiamo alla lotta che quelle persone hanno combattuto per liberarci dalla occupazione militare tedesca e dal nazifascismo. Un contributo fondamentale nella opposizione alla dittatura fascista prima e in seguito alla resistenza partigiana nel 1943-45 venne dato dalle donne. Castelfranco ha avuto il privilegio di avere figure femminili importanti che hanno lottato con intelligenza e determinazione contro le ingiustizie sociali.
Silvia Martini, detta Marsilia, fu una di queste. Era madre di Vasco Geminelli che morì in Spagna combattendo contro i fascisti di Franco. Negli anni '30 fu attiva sindacalmente nel difendere le 'mondine' dallo sfruttamento al quale erano sottoposte nel lavoro nelle risaie. Il film neorealista 'Riso amaro' realizzato nel dopo guerra fece vedere quello che Marsilia aveva denunciato ai suoi tempi ottenendo risultati significativi.
Donne come Gabriella Degli Esposti, medaglia d'oro al valore militare hanno dato un contributo importante nella lotta di liberazione.
Dove le donne ne hanno avuto la possibilità hanno saputo dare il meglio di sé. In Russia durante la seconda guerra mondiale una donna appassionata avviatrice, propose di creare una squadriglia aerea da combattimento composta di sole donne. La sua proposta fu accettata e iniziarono le loro missioni di bombardamento notturne contro le postazioni nemiche divenendo il terrore dei tedeschi che le chiamarono 'i diavoli della notte'. Da queste aviatrici emerse quella che diventerà la prima astronauta, Valentina Terescova.
Ottant'anni dopo il martirio di Gabriella Degli Esposti e dei suoi 11 compagni siamo grati del contributo che le donne hanno dato nel creare un mondo migliore al quale guardare con fiducia.
Ci incoraggiano in tal senso le parole di un padre della chiesa, sant'Agostino che disse: 'La speranza ha due figli, lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per come stanno le cose e il coraggio per cambiarle'.
Giuseppe Guberti - presidente Fiap Castelfranco Emilia