Dopo le arringhe astiose del duca Muzzarelli le omelie melenso-buoniste del predicatore Mezzetti. Cambia lo stile per non cambiare il dominio clientelare e consociativo del Pd e dei suoi satelliti sinistrosi, verdi soleridenti, falsi civici e pseudomoderati.
Una marmellata politica, condensata in un programma urbi et orbi da telenovela, tenuta insieme dal commercio delle poltrone, poltroncine e sgabelli a cui aspirano i posteriori dei presunti leader, raminghi in cerca di visibilità personale, in uno squallido valzer ormai visto e rivisto.
L'informazione locale si adegua quasi tutta, sale sul carro del vincitore prima ancora che vinca, tra le TV coop per interesse e i giornali per piaggeria di convenienza, si pompa il Pd, il suo candidato e i suoi alleatucoli affamati, facendo finta di essere imparziali. Ma guardando gli spazi dedicati è evidente la disparità e sono evidenti le manipolazioni, a volte fini alle volte macroscopiche.
In città nulla cambierà se non in peggio. Continuerà a comandare la borghesia politica cresciuta ben panciuta ed ingrassata, sotto l'ombrello del Pd che si è tolta le pezze al culo e gli ideali del socialismo riformista emiliano ed ora veste griffato, pensa liberista, resta ignorante ma si finge acculturata o radical chick. Voltare pagina sarebbe utile e necessario.
Roberto Vezzelli - ex presidente Legacoop
Dopo l'astio di Muzzarelli, le prediche di Mezzetti: ma nulla cambia

In città nulla cambierà se non in peggio. Continuerà a comandare la borghesia politica cresciuta ben panciuta ed ingrassata, sotto l'ombrello del Pd
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