Questa sera non potrò essere presente alla presentazione del libro del Generale Roberto Vannacci a Modena, alla quale avrei partecipato con grande piacere. Voglio però esprimere al Generale la mia solidarietà per gli sgangherati attacchi di cui anche a Modena è stato vittima, da parte di chi, immagino, faccia parte della schiera di coloro che hanno condannato il suo libro senza averlo mai letto.
Io il libro l'ho letto con grande attenzione e ho trovato considerazioni pacate e ragionate, lontanissime dalle grottesche mistificazioni e falsificazioni di chi ha voluto stravolgerne il contenuto. Da sempre sostengo tesi analoghe che riguardano l'economia, l'ambiente, la famiglia... E l'ho fatto come Parlamentare e Ministro della Repubblica. Speravo che alla luce dei principi della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, non fosse più possibile rivivere scene come quelle dei fascisti che mettevano al rogo tutti i libri che ritenevano non conformi alla loro ideologia. Chi nel 2023 invece vuole imporre censure e scomuniche di un libro, contestandone addirittura la presentazione, non ha nulla a che fare con la Resistenza ma è in filo diretto con chi, in camicia nera, i libri li bruciava soltanto per impedire il confronto delle idee.
Carlo Giovanardi - Popolo E Libertà
'Vannacci censurato? Si rivivono scene dei roghi fascisti dei libri'
'Speravo che alla luce dei principi della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, non fosse più possibile rivivere scene come quelle'
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