L'assemblea Generale degli Stati Uniti, il 29 novembre1947, approvò il piano di partizione della Palestina tra comunità ebraica e quella araba palestinese.
Tale piano, destinato a risolvere i conflitti proponeva la partizione del territorio palestinese tra due stati, uno ebraico e l'altro arabo, con Gerusalemme sotto il controllo Internazionale.
Il rifiuto di questo piano da parte dei Paesi arabi condusse alla guerra arabo-israeliana nel 1948. Durante la guerra la comunità ebraica dimostrò una imprevista capacità bellica che le permise non solo di resistere agli eserciti arabi ma anche di annettere buona parte dell'area assegnata agli avversari dal piano dell'ONU. Agli arabi della Palestina non rimase che la striscia di Gaza e la Cisgiordania.
Anche dopo la guerra del 1948 il conflitto tra arabi e palestinesi non si è mai attenuato. Entrambi i popoli si sono ritrovati a competere per il controllo della Palestina.
Tale situazione rende assai complessa la creazione dei confini, quasi impossibile la creazione di due stati e molto difficoltosa la possibilità di vivere in pace. In questi giorni il conflitto tra Israele e Palestina sembrerebbe essere più grave ed aspro. Dal 2006 la striscia di Gaza è nelle mani di Hamas un gruppo armato e considerato un'organizzazione terrorista. Non tutti i palestinesi si riconoscono nei suoi metodi e anche la risposta armata d'Israele provoca tante vittime innocenti.