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Nel pomeriggio del 25 luglio 1943 il duce viene convocato da Vittorio Emanuele lll a Villa Savoia e gli rassegna le dimissioni da capo del governo. Il Re le accetta e, al termine del colloquio, lo fa arrestare. Alle 22.45 la Radio annuncia la caduta di Mussolini e dà la notizia del conferimento dell'incarico di formare un nuovo governo al generale Pietro Badoglio.
Furono i gerarchi dissidenti a decretare la caduta di Mussolini. Il Duce venne messo in minoranza nel Gran consiglio.
Tre settimane prima dell'arresto del Mussolini, furono adottate misure di sicurezza, con l'obiettivo di proteggere il Duce impedendo attacchi alla sua persona.
Il 25 luglio segna anche la caduta del fascismo: all'evento fecero seguito lunghi festeggiamenti nelle strade e nelle piazze del Paese con manifestazioni di tripudio popolare.
Il 13 settembre 1943 Mussolini venne liberato dai tedeschi e, con l'appoggio di Hitler, ricostituì uno stato fascista: nacque la Repubblica sociale italiana con capitale Salò sul lago di Garda.
Di fatto era uno stato fantoccio privo di indipendenza e sottoposto al controllo delle truppe tedesche.
Redazione Pressa
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