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'Autotrasporto, Unatras certifica fallimento del tavolo ministeriale'

'Autotrasporto, Unatras certifica fallimento del tavolo ministeriale'

Franchini (Ruote Libere): 'Unatras scrive al ministro dei trasporti Matteo Salvini chiedendo, come nulla fosse, la riattivazione dello stesso tavolo'


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'E' passato un anno e mezzo da quando al termine di un incontro al Mit tra il viceministro Rixi e le associazioni di rappresentanza che siedono all'Albo dell'Autotrasporto, venne annunciata la costituzione del solito Tavolo per affrontare le criticità del settore. Era il marzo 2023 e in quella occasione si parlò di un Tavolo permanente da convocarsi con frequenza mensile. Ebbene, a oltre 20 mesi di distanza, il coordinamento unitario Unatras, scrive al ministro dei trasporti Matteo Salvini, chiedendo, come nulla fosse, la riattivazione dello stesso tavolo e ammettendo che nulla è stato ottenuto in questi mesi. Ma non importa, col medesimo entusiasmo e deferenza le associazioni ringraziano il ministro per l'attenzione ricevuta'.
A parlare è la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini. 'Una lettera surreale quella di Unatras inviata al ministro Salvini, nella quale le associazioni certificano di non aver ancora visto alcuna misura a sostegno in Legge di Bilancio per il rinnovo del parco veicolare nell'ottica della transizione ecologica, assicurano di non aver saputo nulla sulle verifiche che il MIT avrebbe dovuto condurre con le autorità indipendenti sulle norme sul rispetto dei tempi di pagamento e sui tempi di attesa al carico e scarico delle merci e lamentano la mancata promessa pubblicazione sul sito MIT dei nuovi valori di riferimento dei costi di esercizio.
Infine anche in materia di codice della strada, le associazioni ammettono che le loro richieste non sono state tenute in considerazione nel testo definitivo appena approvato dal Senato - continua Cinzia Franchini -. Per essere chiari: Unatras mette nero su bianco l'inutilità del Tavolo, ne certifica in modo inconfutabile il fallimento, ma invece di giungere alle normali conclusioni prendendo le distanze dal ministero, si limita a ringraziare per una generica attenzione ricevuta e a chiedere di 'riprendere il confronto'. Un teatrino infinito nel quale il ministro Salvini e le associazioni continuano a recitare la loro parte in modo completamente avulso dal mondo reale dell'autotrasporto. Il mondo delle imprese, dei piccoli imprenditori, degli autotrasportatori che combattono per non chiudere, per resistere a una concorrenza selvaggia o per non cedere alla spirale della illegalità, il mondo che attende da decenni una vera e seria riforma del settore. Ruote Libere lo ribadisce: fuori dall'Albo c'è vita e la rappresentanza vera, la difesa della categoria slegata da interessi economici legati a pedaggi e formazione, è possibile'.
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