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Una mostra da non perdere domani e domenica in città. Una mostra dedicata a un campione del ciclismo e a un simbolo per tanti sportivi. Marco Pantani. Sono passati 13 anni da quando Pantani nel giorno di San Valentino fu trovato morto nella stanza D5 del residence Le Rose di Rimini. Ma il mito del campione, dell'elefante magrolino che scriveva poesie, resta.
E, come detto, inaugura alle 16 di domani, l’esposizione a lui dedicata, allestita all’ex Cinema Principe in piazzale Natale Bruni, che raccoglie i cimeli dell’indimenticato campione romagnolo provenienti direttamente dal Museo di Cesenatico. Alla cerimonia di apertura intervengono il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, Serena Boschetti, nipote di Marco Pantani, e Rachele Barbieri, la giovanissima atleta che di recente ha ottenuto il titolo di campionessa del mondo nello scatch ai Mondiali di Hong Kong.
La mostra, a cura di Fondazione e famiglia Pantani in collaborazione con l’associazione Via Piave e dintorni, sarà visitabile sabato dalle 15 alle 22 e domenica 14 dalle 10 alle 19. L’ingresso è gratuito.
E per ricordare il campione riportiamo le parole della canzone degli Stadio a lui dedicata:
Io sono un campione questo lo so
È solo questione di punti di vista
In questo posto dove io sto
Mi chiamano Marco, Marco il ciclista
Ma è che alle volte si perde la strada
Perché prima o poi ci sono brutti momenti
Non so neppure se ero un pirata
Strappavo la vita col cuore e coi denti
E se ho sbagliato non me ne son reso conto
Ho preso le cose fin troppo sul serio
Ho preso anche il fatto di aver ogni tanto
Esagerato per sentirmi più vero
E ora mi alzo sui pedali come quando ero bambino
Dopo un po' prendevo il volo dal cancello del giardino
E mio nonno mi aspettava senza dire una parola
Perché io e la bicicletta siamo una cosa sola
E mi rialzo sui pedali ricomincio la fatica
Poi abbraccio i miei gregari passo in cima alla salita
Perché quelli come noi hanno voglia di sognare
E io dal passo del Pordoi chiudo gli occhi e vedo il mare
E vedo te...e aspetto te...
Adesso mi sembra tutto distante
La maglia rosa e quegli anni felici
E il Giro d'Italia e poi il Tour de France
Ed anche gli amici che non erano amici
Poi di quel giorno ricordo soltanto
Una stanza d'albergo ed un letto disfatto
E sono sicuro di avere anche pianto
Ma sono sparito in quell'attimo esatto
E ora mi alzo sui pedali all'inizio dello strappo
Mentre un pugno di avversari si è piantato in mezzo al gruppo
Perché in fondo una salita è una cosa anche è normale
Assomiglia un po' alla vita devi sempre un po' lottare
E mi rialzo sui pedali con il sole sulla faccia
E mi tiro su gli occhiali al traguardo della tappa
Ma quando scendo dal sellino sento la malinconia
Un elefante magrolino che scriveva poesie
Solo per te... solo per te...
Io sono un campione questo lo so
Un po' come tutti aspetto il domani
In questo posto dove io sto
Chiedete di Marco, Marco Pantani.