Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Svolta nel progetto di recupero dell'ex Sant'Agostino il Comune con una delibera datata 22 agosto (ma frutto di una seduta di inizio luglio) ha varato un documento di 29 pagine contenente gli 'Indirizzi strategici per il progetto culturale e architettonico del Nuovo polo della cultura di Modena'. Il documento fissa anche gli obiettivi per 'innovare l'identità degli istituti culturali modenesi' e nel farlo vengono pubblicate anche in appendice le planimetrie (inedite e che riportiamo nella gallery) relative sia ai quattro piani dell'Ex Sant'Agostino sia ai tre piani dell'ex ospedale Estense.
Fondazione arti visive, Musei Civici, Biblioteca Poletti, Archivio Storico, Gallerie Estensi, Teatro e museo anatomico: il documento varato dalla giunta fissa per ciascuno di questi istituti le modalità di innovazione e il progetto futuro, ovviamente tutto all'interno dei contenitori per il cui restauro è prevista una spesa da 110 milioni di euro.
Ricordiamo anche che il primo stralcio dei lavori (per circa 40 milioni di euro) verrà eseguito dalla CCC per conto della Fondazione Crmo, con il presidente della CCC (Domenico Livio Trombone) che è anche presidente della cassaforte della Fondazione Crmo (Carimonte Holding).
L'ATTACCO
Un disegno già definito contro il quale prendono posizione gli Amici del Sant'Agostino. 'E' veramente incredibile che dopo che è passato più di un anno dalla nostra richiesta che venisse predisposto un progetto culturale, questo venga formulato in luglio senza dire niente a nessuno - afferma l'associazione -. Questo documento dimostra che il dialogo con la città è inesistente da parte dell'Amministrazione comunale. Il 'percorso partecipato' si è attenuto a quanto strettamente prescritto dall'odg approvato dal Consiglio Comunale. Non sono stati cercati altri contatti, altri contributi da parte di chi aveva generosamente contribuito a rimettere in piedi un progetto che era sprofondato nel baratro'.
LE AUDIZIONI
Tutto questo mentre pochi giorni fa il Comune ha comunicato che c'è tempo fino a lunedì 4 settembre per presentare la richiesta per essere ascoltati, con audizione, dalla Conferenza preliminare dei servizi per l’Accordo di programma relativo alla riqualificazione urbana del complesso dell’ex ospedale Sant’Agostino a Modena. L’incontro, del quale verrà redatto un apposito verbale, è già fissato per il pomeriggio di mercoledì 6 settembre. 'La Conferenza preliminare ha avviato i lavori lo scorso 5 luglio e ha l’obiettivo di acquisire pareri, nulla osta o altri atti di assenso, comunque denominati, da parte di Amministrazioni ed enti competenti - ricorda il Comune che elenca anche i soggetti che fanno parte della Conferenza dei Servizi, partita il 5 luglio, dalla quale è stata esclusa Italia Nostra e Amici del Sant'Agostino -. Oltre ai promotori del progetto di recupero e riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Agostino (Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Comune e ministero dei Beni e delle attività culturali) i soggetti che partecipano alla conferenza dei servizi sono: l’Università di Modena e Reggio Emilia, la Provincia di Modena, la Soprintendenza per i Beni Archeologici e paesaggistici dell'Emilia Romagna, l’Azienda sanitaria locale di Modena, il servizio Affluenti Po della Regione Emilia-Romagna, Arpae, Consorzio della Bonifica Burana, Agenzia per la mobilità, Enac, ministero Infrastrutture e trasporti, Vigili del fuoco, ministero della Difesa, Hera, Enel, Telecom, Agenzia del Demanio, Ferrovie dello Stato'.
Leo