Lievitano ancora i compensi della governance Hera. Nell'aprile 2014 il presidenteTommasi di Vignano entrò in aperta polemica con l'allora premier Matteo Renzi affermando di 'non sentire il bisogno di abbassarsi lo stipendio' che allora era di 457mila euro annui. Ebbene, oggi (dato 2018 appena pubblicato da Hera) il presidente esecutivo Hera Tomaso Tommasi di Vignano ne guadagna 557.955 (nel 2017 furono 500.930 euro). Insomma il 'bisogno' non avvertito da Tomaso Tommasi di tagliarsi lo stipendio cresce al ritmo di circa 50mila euro in più all'anno (il suo incarico scadrà a dicembre di quest'anno).
Un incremento di compensi che riguarda comunque tutti i vertici della multiutility emiliana con sede a Bologna.
L'amministratore delegato Hera Stefano Venier nel 2018 ha infatti percepito un compenso pari a 578.269 euro (nel 2017 furono 512.235), mentre al vicepresidente (il modenese Giovanni Basile) sono andati 89.157 euro in linea con lo scorso anno.
Da segnalare tra gli amministratori Hera modenesi anche i 60.518 euro percepiti da Massimo Giusti e i 60.389 euro per Marina Vignola.
Ricordiamo che nel 2017 il compenso del direttore generale Roberto Barilli fu di 479.933 euro.
Giuseppe Leonelli