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“Ci auguriamo che l’incontro di oggi in Regione consenta di rivedere un provvedimento iniquo ed irresponsabile, che penalizza fortemente una categoria che vive di spostamenti in auto e rischia di mettere in ginocchio centinaia di agenti di commercio privi di mezzi Euro4”.
E’ quanto dichiarano le Presidenze provinciali di Fnaarc-Confcommercio (nella foto il presidente provinciale Davide Govi) e Fiarc-Confesercenti, i due sindacati di categoria che associano la maggioranza dei rappresentanti di commercio attivi nella nostra provincia.
“Oltretutto, come è noto”, puntualizzano le due Organizzazioni, ”l’Ordinanza del Comune di Modena estende, fino all’anello delle tangenziali, l’area interessata al blocco del traffico e questa misura aggrava ulteriormente il disagio a quegli operatori che si servono dell’automezzo come fondamentale strumento di lavoro: procacciatori d’affari, agenti immobiliari e soprattutto agli agenti di commercio per i quali l’uso dell’autovettura è assolutamente indispensabile - su cui viaggia anche il più delle volte un campionario, pesante ed ingombrante - e la cui limitazione rappresentano, ogni volta che entra in vigore la manovra, un danno di notevole entità all’attività con inevitabili conseguenze sul piano economico”.
“Le misure che perseguono l’obiettivo salvaguardare l’ambiente e la tutela della salute dei cittadini”, ci tengono a precisare Fiarc e Fnaarc Modena, “hanno tutto il nostro sostegno della nostra categoria, ma non possiamo non notare come da un decennio ben poche azioni strutturali siano state messe in campo: misure con cui spostare quote significative di spostamenti privati dall’automobile ad una mobilità sostenibile, salvaguardando così la libertà di movimenti del mondo delle imprese e soprattutto di chi all’auto non può rinunciare come gli agenti di commercio”
“Avremmo peraltro voluto confrontarci nel merito del provvedimento”, concludono le Presidenze di Fnaarc e Fiarc, “e far valere le nostre ragioni con le Istituzioni che hanno deciso il provvedimento e fissato le deroghe, ma, ad oggi, nessun tavolo ufficiale è stato aperto: l’auspicio è che, dopo il vertice di oggi, si apra una nuova fase e che, attraverso una concertazione seria si giunga a rivedere sostanzialmente il provvedimento, attenuando così gli effetti negativi sul mondo delle nostre imprese”.
Redazione Pressa
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