Ondulati Maranello conferma l'addio all'Emilia-Romagna
La produzione sarà trasferita nel mantovano. La conferma dalla proprietà nell'incontro con dipendenti e sindacati. L'Assessore regionale: 'Società inaffidabile'
“Non abbiamo mai visto una società così inaffidabile dal punto di vista del comportamento- ha aggiunto-. In questi mesi l’azienda ha avanzato scuse su scuse per non fare una trattativa seria. In Emilia-Romagna non siamo disposti a non avere relazioni leali e trasparenti. Faremo richiesta di convocazione di un tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo economico dal momento che il gruppo quotato in Borsa, di cui Ondulati fa parte, ha diverse sedi sul territorio nazionale, oltre che numerosi clienti anche nella nostra regione”.
L’incontro è stato organizzato dopo mesi di trattative e incontri per portare all’attenzione della proprietà come tutte le pregiudiziali che potevano condizionare la soluzione di una permanenza della Ondulati Maranello nel territorio fossero state risolte positivamente.
Le servitù esistenti sul terreno individuato, sono state formalmente rimosse e l’Amministrazione comunale di Maranello (Mo) ha confermato l’interesse a seguire con massima priorità la pratica edilizia necessaria per la realizzazione del nuovo stabilimento. Inoltre, l’acquirente dell’attuale area della Ondulati si è dichiarato disponibile a dilatare i tempi di insediamento pur di favorire una soluzione in Maranello e la Regione Emilia-Romagna ha confermato l’interesse a sostenere un piano di investimenti per accompagnare il nuovo piano industriale della Ondulati in questo territorio.
A fronte di queste prerogative la proprietà ha negato la disponibilità a proseguire una trattativa commerciale sulla base dei prezzi di mercato con la proprietà dell’aerea individuata.
“La Regione non può accettare una tale forzatura da un’azienda che vuole comprare un’area a Maranello a un terzo di quanto guadagnato pochi mesi fa vendendo il terreno in cui è attualmente insediata- ha precisato l’assessore-, con la conseguenza di lasciare senza lavoro più di 80 lavoratori e senza reddito altrettante famiglie, impossibilitate a trasferirsi nel mantovano a quasi 100 km di distanza. Di fatto una delocalizzazione inaccettabile”.
“C’è tanta amarezza e delusione– afferma il sindaco di Maranello Luigi Zironi- per la decisione presa dall’azienda che, pur avendo la possibilità e le condizioni ideali per investire ancora a Maranello, ha optato per delocalizzare l’attività in un’altra regione senza tener conto delle conseguenze facilmente immaginabili per i propri dipendenti e le loro famiglie. L’Amministrazione comunale per oltre un anno ha lavorato su questa vicenda costantemente, negli ultimi mesi anche al fianco della Regione, assieme alla quale ha tentato di favorire la permanenza dell’azienda offrendo ulteriori supporti: un’opportunità che la proprietà non ha voluto cogliere. Il sostegno ai lavoratori coinvolti resta ora la nostra unica priorità e il Comune continuerà a fare la propria parte per tutelarli”.
L’incontro si è concluso con la richiesta di attivare un tavolo presso il Ministero della Sviluppo economico, vista la rilevanza nazionale del Gruppo ProGest di cui la Ondulati Maranello fa parte. Regione e Comune di Maranello “non intendono abbandonare i lavoratori e permettere che una operazione di mera speculazione immobiliare privi il territorio di una impresa così radicata”.
Il Gruppo Pro-Gest, holding che controlla 22 aziende, di proprietà della famiglia Zago, tra cui Ondulati di Maranello Spa, a Mantova è proprietario della ex Cartiera Burgo.
Al tavolo erano presenti oltre all’assessore Colla, il sindaco di Maranello Zironi, il proprietario dell’azienda Ondulati Maranello Zago, i rappresentanti di Confindustria Emilia Area Centro e delle Organizzazioni sindacali Cgil, Slc-Cgil, Cisl di Modena e i rappresentanti delle Rsu
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