A intervenire sulla crisi di Piacentini costruzioni spa è il gruppo Spilamberto Cittadinanza Attiva, preoccupato per il futuro dell'area dove dovrebbe sorgere il maxi polo logistico, area di proprietà proprio di Piacentini costruzioni spa che detiene il 100% di Spilamberto Nord.
'Vantaggi che andranno a chi, se ci sarà il fallimento (che ovviamente non ci auguriamo) acquisirà l’area di Rio Secco. Uno sconosciuto avrà un’area dove potrà edificare un Hub e venderlo senza più limiti ai prezzi di mercato, a chi pare a lui. Allo stato attuale, risulta che il Comune di Spilamberto non abbia in mano nessuna certezza, nessuna dichiarazione di interessi né, tantomeno, nessun accordo, da cui risulti come quell’area verrà utilizzata, né se darà lavoro e quanti posti potrà creare - continua Cittadinanza Attiva -. Occorre prendere tempo e studiare bene la situazione. Ci vuole un attimo per passare alla storia come cementificatori sprovveduti, con la Variante Rio Secco approvata e senza un posto di lavoro in più'.
Da notare che il giudice delegato dal tribunale di Modena, Pasquale Liccardo, nel decreto del 25 ottobre ha stabilito che la Piacentini costruzioni spa possiede sì i requisiti per l'ammissione al concordato preventivo, ma il termine temporale è minimo in quanto sono pendenti tre ricorsi per la dichiarazione di fallimento da parte di tre società, due srl e una spa. Nella foto Piacentini e il sindaco renziano Costantini


