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'Siamo sempre meno sicuri, lo Stato ci aiuti'

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Tra artigiani, tabaccai, e gestori di negozi aumenta la percezione di insicurezza. I dati dell'indagine Confcommercio. Uno su dieci vorrebbe una pistola.


'Siamo sempre meno sicuri, lo Stato ci aiuti'
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Peggiora e rimane forte tra gli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi della provincia di Modena, la percezione di insicurezza. Furti, abusivismo, contraffazione  situazioni di degrado urbano che favoriscono l’illegalità ed insicurezza, rappresentano una fonte di preoccupazione per gli imprenditori. Al punto che uno su dieci in provincia di Modena si dichiara intenzionato a dotarsi di una pistola.
Se gli imprenditori riconoscono il lavoro svolto quotidianamente dalle forze dell'ordine nutrono sfiducia rispetto all'efficacia delle leggi che non garantiscono certezza della pena per chi delinque ed un adeguato contrasto all'illegalità.  Al punto che uno su dieci in provincia di Modena si dichiara intenzionato a dotarsi di una pistola. In generale, tutti concordi nel chiedere una presenza più forte dello Stato e delle istituzioni locali.

E' questo, in sintesi, il quadro messo in luce dall'indagine condotta da Confcommercio, che ha analizzato i fenomeni criminali sofferti dalle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell'artigianato e dei trasporti.

La ricerca Confcommercio ha chiesto al mondo imprenditoriale la percezione sull’andamento della criminalità (furti, rapine, contraffazione, estorsioni, usura), le misure di prevenzione e tutela adottate, le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza delle imprese, l'esperienza del taccheggio, la percezione sulle leggi che contrastano i fenomeni criminali, i problemi del territorio.

'Purtroppo anche quest'anno dobbiamo raccontare di una situazione che non migliora - spiega Massimo Malpighi, Vicepresidente Confcommercio - e a denunciare un quadro legislativo e di norme che non aiutano a contrastare il crimine. Nonostante il grande sforzo profuso con efficacia dalle forze dell'ordine. Chiediamo la certezza della pena per chi delinque ed una serie di strumenti di contrasto all'illegalità. Sul fronte locale oltre al maggiore presidio del territorio chiediamo maggiore attenzione per il degrado urbano'. Sempre più imprenditori si trovano ad operare in un contesti abbandonati e non riqualificati che disincentivano la clientela sana e favoriscono la presenza di delinquanti e malintenzionati'

'Con le nostre attività siamo sempre in prima linea e il nostro senso di insicurezza è aumentato. La cronaca lo conferma. Chiediamo un aiuto dallo Stato soprattutto nel campo della sicurezza passiva' - afferma Paolo Bigarelli, Presidente Provinciale della Federazione Italiana Tabaccai. 'Basta pensare che tra tabacco, gratta e vinci, lotto, il 90% del denaro che circola in una tabaccheria è denaro dello Stato. E' più che opportuno che lo Stato intervenga per garantire a tutti quei livelli di sicurezza che rappresentano un diritto per noi e per tutti gli esercenti che, nel loro lavoro, hanno una importante funzione sociale e di presidio del territorio'

'Con la giornata Legalità, mi piace', ha concluso Massimo Malpighi, vicepresidente provinciale di Confcommercio, 'vogliamo rimettere al centro un valore imprescindibile, come la legalità. Che va difesa contro vecchi e nuovi fenomeni criminali, che minacciano troppe imprese; non pensiamo solo ai reati predatori, ma anche ad abusivismo e contraffazione, che sottraggono all'economia pulita complessivamente quasi 20 miliardi di euro all’anno di fatturato'

La ricerca nel dettaglio

PERCEZIONE DELLA CRIMINALITA'

Rispetto alla percezione dei fenomeni criminali - con particolare riferimento a furti, contraffazione e abusivismo, rapine e usura - il 51% degli intervistati (erano il 47% nel 2015) ritiene che i livelli di sicurezza siano peggiorati. Un dato, questo, che certamente riflette l'escalation di reati perpetrati negli ultimi mesi sul territorio. Va poi detto che per il 42% del campione la sicurezza è rimasta stabile(l'anno scorso era il 48%), mentre per il 7% è migliorata.

CRIMINI PERCEPITI PIU' IN AUMENTO

Circa i crimini percepiti più in aumento, i furti sono sul gradino più alto della classifica (per il 65% del campione), a conferma dei dati della Questura e di quanto era già emerso nella classifica del Sole 24 Ore, che ha attribuito a Modena il terzo posto nella classifica nazionale; seguono l'abusivismo (per il 54%), lacontraffazione (per il 40%), le rapine (per il 33% contro il 40% dello scorso anno). Più bassa è la percezione di aumento di altri fenomeni: usura (13%) e estorsioni (11%). Poco meno della metà del campione ha inoltre subito negli ultimi 12 mesi almeno un episodio di taccheggio. Fenomeno, questo, che viene indicato in aumento soprattutto in concomitanza con i saldi e le Festività Natalizie.

LE INIZIATIVE PIU' EFFICACI PER GARANTIRE SICUREZZA

Anche nella nostra provincia rimane forte la richiesta di protezione sul territorio da parte dei tutori dell'Ordine, indicata dal 63% degli intervistati l'iniziativa più efficace per contrastare la criminalità. Lacertezza della pena rimane sul gradino più alto delle misure considerate maggiormente efficaci (78%). Seguono una maggior collaborazione con le Forze dell'Ordine (26%) e l'intervento degli enti locali per poliziotti di quartiere (23%).

LE AZIONI A PROTEZIONE DELLA PROPRIA IMPRESA

Per proteggere la propria impresa dalla criminalità l'82% del campione sostiene di aver adottato almeno una misura tra quelle proposte: poco meno della metà del campione dichiara di essere assicurato (45%), circa un quinto degli intervistati ha un servizio di vigilanza privata, il 12% si è dotato di vetrina corazzata, il 21% chiede aiuto alle Associazioni di categoria, il 28% ricorre alla denuncia, mentre il 51% degli intervistati dice di aver adottato un impianto d'allarme o di videosorveglianza. A tale proposito va detto che non tutti gli impianti hanno la stessa valenza: sulla base di un protocollo di intesa siglato da Confcommercio con il Ministero dell’Interno sono infatti identificate le caratteristiche degli impianti che, collegati con la centrale operativa delle Forze dell’Ordine, possono agevolare queste ultime nello svolgimento di attività investigativa.

LA PERCEZIONE DI EFFICACIA DELLE LEGGI E LA PROPENSIONE AD INASPRIRE LE PENE

Addirittura il 91% degli intervistati ritiene che le leggi che contrastano i fenomeni criminali siano per nulla o poco efficaci. Il 77% (era il 70% l'anno scorso) sarebbe assolutamente favorevole ad inasprire le pene (il 18% abbastanza), ma fa da contraltare a questo dato l'estrema sfiducia rispetto al fatto che queste vengano scontate: la grandissima parte del campione (86%) continua a pensare infatti che i condannati sicuramente o probabilmente non paghino completamente per i crimini commessi.

LE PROBLEMATICHE DEL TERRITORIO

I problemi maggiormente presenti nell'area in cui le imprese esercitano la propria attività sono poi soprattutto l'esistenza di venditori/attività abusive o dietro le quali si celano attività illegali (55%), la presenza di negozi sfitti da tempo (53%), di edifici abbandonati e di degrado (40%), dispaccio/prostituzione/tossicodipendenti (32%), di accattonaggio (21%).

LA DIFESA PERSONALE E IL CORSO DI AUTODIFESA ANDATO ESAURITO

La quasi totalità degli imprenditori intervistati (94%) afferma di non disporre di un'arma per la difesapersonale, più della metà, il 55%, dichiara di non volersene dotare e solo il 13% sta seriamente pensando di procedere all'acquisto. Fa poi riflettere che un corso di autodifesa organizzato nelle scorse settimane ed aperto ad un numero chiuso di commercianti sia andato in overbooking in poche ore.

ABUSIVISMO: UNA VERA PIAGA

L'abusivismo, infatti e come testimoniano le risposte degli intervistati, continua ad essere una vera e propria piaga, che colpisce in particolare il mondo della ristorazione, il comparto dei locali notturni, il settore della ricettività e quello dell'organizzazione dell'accoglienza turistica, oltre al settore immobiliare. Basti pensare che il fenomeno dei ristoranti in falsi agriturismo, dei bar-ristoranti in circoli culturali, dei bar-ristoranti in circoli sportivi-ricreativi e delle finte sagre vale nella nostra provincia quasi60milioni di euro: tutti esentasse. E che dire dei locali notturni mascherati da circoli e associazioni che fanno concorrenza sleale alle discoteche senza ottemperare alle norme di legge previste. In crescita anche il fenomeno dell'esercizio abusivo di attività di mediazione immobiliare, sul cui contrasto è in atto da anni un'azione congiunta di associazioni di categoria, dei consumatori e Guardia di Finanza tesa ad arginare attività irregolari, da cui derivano gravi danni agli agenti regolari, ai consumatori. Ma anche per l’erario, visto che gettito che sfugge al fisco, in tutta Italia, vale almeno mezzo miliardo di euro.

LE NUOVE FRONTIERE DI 'ALBERGHI E AGENZIE TURISTICHE PARALLELI'

Negli ultimi anni, poi, anche Modena, è stata investita dal mercato parallelo degli affitti turistici. Anche in questo caso, c'è solo l'imbarazzo della scelta: si va dal “caratteristico e accogliente bilocale nel centro storico di Modena”, alla “dimora tipica e molto centrale”, passando per “la villa indipendente a 10 minuti da Modena, con piscina privata” e giungendo al più classico “appartamento climatizzato con affaccio sul centro storico”. Sono gli alloggi ad uso turistico, messi in vendita con piattaforme on line: sono oltre 600 gli alloggi presenti nelle varie piattaforme, di cui 450 solo su Airbnb, per una stima prudenziale di circa 2.000 corrispondenti posti letto. Un quadro, questo, che, in presenza di un inquadramento normativo insufficiente, preoccupa sotto diversi profili perché si è di fronte ad un fenomeno che sfugge a qualunque regola, a partire da quelle basilari in materia di fisco, previdenza, lavoro, igiene e sicurezza.

E poi c'è il fenomeno, sempre più importante, di chi organizza viaggi, sia direttamente che attraverso l'attivazione di diversi siti web che presentano offerte di viaggio sul territorio e che si propone come guida turistica e/o accompagnatore senza alcuna autorizzazione.

CONTRAFFAZIONE

Preoccupano anche i dati sulla contraffazione. Indagini condotte a livello nazionale evidenziano comequasi un terzo dei consumatori abbia acquistato almeno una volta prodotti illegali o abbia utilizzato servizi offerti da soggetti non autorizzati. Abbigliamento e audiovisivi, videogiochi, musica i settori più colpiti, ma non sono immuni dal fenomeno la gioielleria, i generi alimentari ed il tabacco. Continua a crescere anche l'acquisto illegale sul web, dai farmaci all'elettronica.

«Con la giornata Legalità, mi piace», commenta Massimo Malpighi, vicepresidente provinciale di Confcommercio, «vogliamo rimettere al centro un valore imprescindibile, come la legalità. Che va difesa contro vecchi e nuovi fenomeni criminali, che minacciano troppe imprese; non pensiamo solo ai reati predatori, ma anche ad abusivismo e contraffazione, che sottraggono all'economia pulita complessivamente quasi 20 miliardi di euro all’anno di fatturato».


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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