'Spilamberto: sospendere ok alla variante, non c'è interesse pubblico'

Legambiente: 'Vi è solo un chiaro interesse privato, si toglie spazio alle piccole e medie imprese locali'
'Siamo molto sorpresi dalla superficialità dell’analisi compiuta dalle forze politiche di Spilamberto rispetto alla vicenda del nuovo insediamento logistico, indicato come nuovo stabilimento di Amazon. È evidente che la variante non risponde a un rilevante interesse pubblico, come dovrebbe essere, ma a un chiaro interesse privato: lo spazio inizialmente destinato a circa 50 imprese (una decina delle quali avrebbe usufruito di prezzi calmierati) viene infatti assegnato a un unico fabbricato destinato alla logistica, togliendo spazio alle piccole e medie imprese locali (quelle peraltro spesso difese da Dino Piacentini nei suoi ruoli associativi ndr); questo implica che nuovo consumo di suolo sarà necessario per fare spazio anche a queste ultime. Il “sacrificio” dell’area a un singolo privato viene compensato con la semplice richiesta di una pista ciclabile in aggiunta a quanto attualmente previsto: un impegno risibile per le dimensioni dell’intervento'. Così Legambiente interviene sull'area di Piacentini costruzioni spa a Spilamberto. Ricordiamo che Piacentini costruzioni spa è socio Pd in Democratica srl e che l'area è stata modificata su proposta della giunta renziana del sindaco Umberto Costantini.
'È assente un’analisi degli effetti sulla viabilità principale (via Vignolese), che verrà interessata da una variazione del +90% del traffico pesante. Inoltre non v’è traccia dell’auspicabile concertazione con la Provincia e i Comuni limitrofi, in primis il Comune di Modena dove si trova il casello di Modena sud (distante 3km dal polo). La “complanarina” non interesserà il collegamento fra Modena Sud e Spilamberto, perché allaccerà il casello alla Nuova Estense, quindi in direzione opposta: il nuovo traffico tra autostrada e stabiimento giacerà quindi interamente sulla Vignolese. L’assenza di un Piano della Mobilità (PUMS) per il Comune di Spilamberto non consente poi di verificare le possibili mitigazioni per l’impatto del nuovo polo sul traffico, né di individuare le azioni necessarie per ridurre le emissioni correlate alle attività di logistica, come richiesto dal Piano Aria regionale - chiude Legambiente -. Infine, tenendo conto degli obiettivi fissati dalla nuova legge urbanistica regionale per la riduzione del consumo di suolo, la cessazione dell’espansione urbana e la tutela del territorio agricolo, è necessario considerare che le attuali previsioni di espansione potranno essere cancellate dai nuovi strumenti urbanistici, in quanto incoerenti con gli obiettivi della legge già in vigore. Sulla base di queste valutazioni, nell’ambito della raccolta di osservazioni alla variante adottata (non approvata, quindi ancora modificabile!) dal Consiglio comunale di Spilamberto abbiamo chiesto di sospendere l’approvazione di tale variante in regime di salvaguardia e di valutarne gli effetti sulla base degli strumenti in programmazione (PUMS) o previsti per legge (delibera di indirizzi del PUG)'.
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