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Inutile nasconderlo, con l'arrivo di Mario Draghi l'Italia sarà di fatto commissariata dall'Europa, una Europa che evidentemente preferisce gestire direttamente la montagna di denaro stanziata con il Recovery fund, piuttosto che lasciarla nelle mani di un governo nazionale, debole e scalcinato quanto si vuole, ma pur sempre espressione di un Parlamento democraticamente eletto (Conte non era eletto direttamente è vero, ma era espressione quantomeno di una democrazia parlamentare). La figura di Draghi è peggiore di quella di Mario Monti perchè arriva non per gestire 'solo' una crisi politica e sociale, ma arriva per tentare di ricostruire un Paese dove la pandemia ha lasciato macerie e devastazione economica più che in ogni altro Paese europeo. Sì, Draghi è peggio di Monti perchè il suo approdo come presidente del Consiglio certifica l'inettitudine non solo di una classe politica, ma di un intero popolo.
Abbiamo appeso bandiera bianca ai balconi e ora salutiamo addirittua con entusiasmo (come dimostra la festa in Borsa di questa mattina) chi, presentandosi come salvatore, ci priva della identità e - in fondo - della libertà, anche fosse la libertà di sbagliare.
Inutile girarci intorno, le cose stanno così e questa è una sconfitta non solo per i 'patrioti' o per i 'sovranisti', non solo per chi alle prime note dell'Inno d'Italia, fossero anche suonate da Giochi senza frontiere, scatta sulla poltrona con la mano sul petto, ma è una umiliazione per chiunque abbia un minimo di amor proprio e senso di comunità.
Il punto è che a questo commissariamento le segreterie di partito, gli eletti in Parlamento e - in fondo - le stesse Istituzioni italiane, non solo non hanno fatto resistenza, ma hanno finito per spalancare le porte.
L'Italia da oggi (dato per scontato che alla fine Draghi una maggioranza la racimolerà) è commissariata non per un destino infame, ma per la manifesta incapacità di chi era chiamato a difendere gli interessi e la libertà, parola troppe volte abusata, della Nazione italiana. Renzi è stato usato evidentemente come leva per spalancare le porte al commissariamento, questo era il suo ruolo e lo ha svolto bene, 'bravo' dal suo punto di vista, il problema è che non ha trovato nessuno sulla sua strada.
Al posto di uomini in grado di difendere la dignità di un Paese Renzi ha incrociato bambini intenti a giocare con le macchinine, con le braghette corte nel cortile di casa. Bambini impegnati a litigare per una figurina e pronti a gettare il tavolo all'aria per uno scambio negato. E allora di fronte a questo triste scenario, ci meritiamo forse che arrivino i grandi e che mandino i bambini a casa a fare il bagnetto che alla sera bisogna andare a nini presto. Ma nessuno però si lamenti se da oggi siamo meno liberi. La colpa è nostra.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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