Alla fine si trattava soltanto di alcune batterie ricaricabili legate tra loro da nastro isolante, collegate da alcuni fili. L'insieme però si era presentato, almeno agli occhi dell'operatore ecologico di una cooperativa sociale che svolge il servizio per Hera, come un ordigno. L'uomo lo aveva trovato in piazza Grande, in prossimità del Duomoe lo aveva caricato sull'Ape car di servizio fino al Foro Boario davanti all'ingresso dell'Università dove ha segnalato la cosa alla polizia municipale. Sul posto si sono recati gli agenti e gli artificieri che visto quello che era stato scambiato per un ordigno, riconosciuto tutt'altro, sicuramente meno pericoloso: si trattava infatti di alcune pile legate tra loro. Nulla più. Ma il timore che potesse trattarsi di una bomba aveva fatto scattare importanti misure di sicurezza, con l'evacuazione dello stabile del Foro Boario e con la chiusura, per ore dell'intera via Berengario.
Allarme bomba, evacuato il Foro Boario

L'oggetto (formato da tre involucri collegati con fili) è stato ritrovato da un addetto Hera che lo ha caricato sul suo Apecar. Ma erano normali pile ricaricabili
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