La Curia bolognese, inoltre, sottolinea che don Guidotti 'riconosce di essersi espresso in maniera inappropriata e intende chiarire il suo pensiero nella dichiarazione che segue'. Nella nota, infatti, viene riproposto il testo gia' pubblicato dal parroco ('In piena liberta'') sul proprio profilo Facebook: intervento con cui don Lorenzo da un lato si scusa e dall'altro ribadisce il proprio pensiero su violenza alle donne e 'cultura dello sballo'. Scrive il prete: 'Non posso che dolermi con me stesso per i termini usati nel commentare e per le affermazioni che riesco a capire possano essere intese come un atto di accusa alla vittima. Io stesso leggendo oggi quel post ravviso questo', scrive don Lorenzo. 'Non posso percio' che chiedere scusa a lei e ai suoi genitori se le mie parole imprudenti possono aver aggiunto dolore, come invece accadra' leggendole. Chiedo pero' a tutti, capaci magari di miglior linguaggio e possibilita' (autorita', giornalisti, insegnanti, genitori) di aiutare a smantellare questa cultura dello sballo in cui i nostri ragazzi vivono. Altrimenti domani dovremo provare pieta' per un'altra vittima e poi un'altra. Fino a quando? Fino a quando saremo in grado di dire 'basta!'. E' necessario fornire un'alternativa'. La nota dell'Arcidiocesi e' stata diffusa dopo che l'arcivescovo Matteo Zuppi, oggi pomeriggio a margine di un convegno nella sede del Comune, aveva preferito non rispondere ai giornalisti, limitandosi a dire nell'allontanarsi: 'Prima fatemi leggere'.
Bologna minorenne stuprata, il prete: 'Non provo pietà'
Dopo un post su Facebook delirante il parroco don Guidotti oggi porge le sue scuse. La Curia: 'Le sue sono opinioni personali'
La Curia bolognese, inoltre, sottolinea che don Guidotti 'riconosce di essersi espresso in maniera inappropriata e intende chiarire il suo pensiero nella dichiarazione che segue'. Nella nota, infatti, viene riproposto il testo gia' pubblicato dal parroco ('In piena liberta'') sul proprio profilo Facebook: intervento con cui don Lorenzo da un lato si scusa e dall'altro ribadisce il proprio pensiero su violenza alle donne e 'cultura dello sballo'. Scrive il prete: 'Non posso che dolermi con me stesso per i termini usati nel commentare e per le affermazioni che riesco a capire possano essere intese come un atto di accusa alla vittima. Io stesso leggendo oggi quel post ravviso questo', scrive don Lorenzo. 'Non posso percio' che chiedere scusa a lei e ai suoi genitori se le mie parole imprudenti possono aver aggiunto dolore, come invece accadra' leggendole. Chiedo pero' a tutti, capaci magari di miglior linguaggio e possibilita' (autorita', giornalisti, insegnanti, genitori) di aiutare a smantellare questa cultura dello sballo in cui i nostri ragazzi vivono. Altrimenti domani dovremo provare pieta' per un'altra vittima e poi un'altra. Fino a quando? Fino a quando saremo in grado di dire 'basta!'. E' necessario fornire un'alternativa'. La nota dell'Arcidiocesi e' stata diffusa dopo che l'arcivescovo Matteo Zuppi, oggi pomeriggio a margine di un convegno nella sede del Comune, aveva preferito non rispondere ai giornalisti, limitandosi a dire nell'allontanarsi: 'Prima fatemi leggere'.
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