Furto Parmigiano: i Carabinieri sequestrano tre furgoni

Dopo due inseguimenti a Serramazzoni e a Maranello dove un 42 enne moldavo è stato arrestato. Almeno due mezzi collegati al furto di giovedì notte a Polinago
I Carabinieri di Pavullo li hanno individuati e fermati nel corso di una massiccia attività di controllo coordinata e disposta dal nucleo investigativo del comando provinciale di Modena coordinato dal Maggiore Paolo Bigi con decine di posti di blocco in tutta la provincia, nel corso della quale sono state controllate 200 persone e 154 mezzi. Un'attività che dalle ore 18 a tarda notte ha consentito di sventare un furto in abitazione a Bomporto ma che è stata concentrata nella zona appenninica a seguito dell’ingente furto di Polinago. Attività che ha visto una cinquantina di militari in strada e decine di contestuali posti di blocco in diverse arterie stradali della montagna e che ha portato all'individuazione di tre furgoni risultati rubati e i cui conducenti non si sono fermati all’alt.
Il primo caso a Maranello. A bordo di un fiat ducato un moldavo di 42 anni, incensurato, residente a Modena che nel tentativo di darsi alla fuga ha provato a speronare i Carabinieri che lo hanno subito arrestato per ricettazione e resistenza a pubblico. Percepibile sul mezzo vuoto ancora odore di formaggio. Indagini sono in corso per verificare un eventuale collegamento dell’uomo con il furto di Polinago. Collegamento quasi certo con il furto di formaggio nel caso di altri due furgoni fermati. Un opel vivaro ed un fiat 250 bloccati a mezzanotte dopo un inseguimento finito a Serramazzoni. Qui il conducente del Vivaro, sentendosi braccato dall’auto dei Carabinieri, ha bloccato il mezzo e in marcia indietro ha speronato la Gazzella messa fuori uso. In quel momento, complice la nebbia e la nevicata in corso, entrambi i conducenti sono scesi dai mezzi e sono scappati a piedi in mezzo al bosco facendo perdere per ora le proprie tracce. Sui mezzi sequestrati risultati rubati in settimana da due diversi concessionari modenesi, tracce inequivocabili della presenza di Parmigiano Reggiano che ne confermerebbe l’utilizzo per l’ingente furto delle forme di formaggio al caseificio. Le indagini proseguono, sia attraverso le analisi delle telecamere di video sorveglianza compromesse però dalla scarsa visibilità provocata dalla nebbia e dalla nevicata di ieri notte, sia attraverso le tracce lasciate dai malviventi sui mezzi posto sotto sequestro.
Nell'immagine, un furgone fermato nel corso delle attività di controllo della scorsa notte
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