In regola con il permesso di soggiorno e ben integrati nel tessuto cittadino, con una regolare occupazione presso un esercizio commerciale cittadino. Ma per i due fratelli di nazionalità marocchina, di 28 e 30 anni di età, nei giorni scorsi, il 2 aprile, la Polizia locale di Modena ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale il 27 marzo perché gravemente indiziati del delitto di cessione di sostanze stupefacenti.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dal Nucleo problematiche del territorio della Polizia locale, ha consentito di documentare migliaia di cessioni di stupefacente nell’arco di tre anni e di sequestrare complessivamente circa mezzo chilogrammo di cocaina, hashish e marjuana, nonché 50 mila euro di denaro, presumibilmente provento di attività di spaccio, e due autoveicoli utilizzati per l’attività illecita.
Gli scambi, in base a ciò che è emerso dalle indagini, avvenivano in luoghi molto affollati, oppure particolarmente isolati, dove i due indagati davano appuntamento ai loro selezionati clienti e li raggiungevano in auto, clienti che i due presunti spacciatori non esitavano a contattare direttamente per sollecitarli all’acquisto, se capitava che non li sentissero da un po’.
Modena, traffico di cocaina: in carcere due fratelli marocchini

Sequestrati complessivamente circa mezzo chilogrammo di cocaina, hashish e marjuana, nonché 50 mila euro di denaro
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