Così il consigliere di Pavullo Davide Venturelli, eletto nelle fila dei 5 Stelle e passato al gruppo misto.
'Ci sono più di 20mila donne, tra l'Appennino Bolognese, Modenese, Reggiano e Parmense, che non hanno più un reparto e un servizio di ginecologia e ostetricia degni di tale nome che possano garantire loro la sicurezza e la tranquillità per gravidanza e parto. E questo in una regione che si vanta di avere un sistema sanitario tra i migliori a livello nazionale. La situazione nell'Appennino Modenese è questa: non è nemmeno garantita la guardia ginecologica h24. Traduzione: le donne incinte sono pregate di avere problemi solo di giorno, perché diversamente, per raggiungere il punto nascita più vicino, si devono fare fino a cinquanta chilometri, su strade messe da panico, con buche e dissesti, non esattamente ideali per una donna in gravidanza, o sbaglio. E questa la chiamiamo eccellenza? Non solo. Quando ci hanno chiuso il Punto Nascite a Pavullo il servizio notturno dell'elisoccorso non funzionava (della serie: prima togliamo un servizio, poi valutiamo come metterci un pezza) e comunque anche oggi se le condizioni meteorologiche sono critiche (e in montagna mi risulta capiti abbastanza spesso che nevichi, tiri forte vento o piova forte) l'elisoccorso non può alzarsi in volo. Quindi: ben venga il Bonaccini a fare un salto a Pavullo, ma per favore, vi prego, non caschiamoci di nuovo - chiude Venturelli -. Lui vuole convincevi a votarlo: sembrerà buono, carino e sensibile, con un sacco di buone intenzioni e investimenti milionari all'attivo, ma intanto, con una scelta politica e senza troppe remore, ci ha privati di un diritto fondamentale e non farà marcia indietro. Ricordiamocelo bene, per favore'.

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